Urbanistica

Ex Torriani, slitta ancora l'ok: nuove richieste del Comune al costruttore

A Cologno Monzese continua il botta e risposta tra Amministrazione e operatore. Ma il sindaco si mostra ottimista

Ex Torriani, slitta ancora l'ok: nuove richieste del Comune al costruttore
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Tra continui rilanci sembra di assistere a una partita a poker. Dopotutto la posta in palio (la riqualificazione di una bella fetta del centro) è alta.

Il progetto dell'ex Torriani di Cologno Monzese

Nel pieno di agosto, e in videoconferenza, la Giunta di Cologno Monzese è tornata a sedersi attorno al tavolo per sfornare nuove linee di indirizzo per quanto riguarda il futuro Piano attuativo dell’ex Torriani di corso Roma.

Il bicchiere può essere visto mezzo pieno (se si è ottimisti) o mezzo vuoto. Se da una parte, infatti, l’Esecutivo guidato dal sindaco Stefano Zanelli, che detiene la delega all’Urbanistica, ha nuovamente evidenziato la volontà dell’Amministrazione comunale di attuare le previsioni urbanistiche dell’Ambito di ricomposizione ambientale strategica 1 (quello della ex Torriani, appunto), dall’altro ha posto l’accento sulla "discrezionalità politica" dell’ente, che "è libera e insindacabile, purché sia ragionevole e basata su un accurato bilanciamento degli interessi". Quello pubblico e quello privato.

La proposta di Piano attuativo

La proposta di Piano attuativo depositata a febbraio 2024 e integrata a luglio dall’operatore Officine Mak (che teneva conto di precedenti linee di indirizzo formulate da Villa Casati, come la cancellazione di una media struttura di vendita e l’inserimento dell’housing sociale nella ex sede del Cap di via Pergolesi) non va ancora bene. Necessita di integrazioni documentali e aggiornamenti, perché «non è coerente alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari» e deve tenere in considerazione i pareri formulati dagli uffici comunali e da altri enti.

Le integrazioni richieste dal Comune

C’è da aggiustare l’aspetto delle opere pubbliche a carico del privato, come pure i calcoli planivolumetrici e l’ammontare degli oneri di urbanizzazione: il Municipio ha sottolineato come Officine Mak non possa godere della riduzione del loro importo. Ma nelle linee di indirizzo, deliberate a una manciata di giorni da Ferragosto, la Giunta ha voluto mettere altri puntini sulle i.

Le opere pubbliche

La priorità, una volta firmata la convenzione, dovrà essere data alla realizzazione e collaudo dell’immobile per l’housing sociale, che garantirà a Officine Mak un incremento delle capacità edificatorie. Inoltre, per quanto riguarda le opere di urbanizzazione secondaria, l’aula studio per universitari, prevista in fregio al parco di via 4 Strade che sarà ampliato e riqualificato, dovrà essere dotata di sistemi di sicurezza anti-intrusione. Poi, sempre a carico del privato, si aggiungerebbe il completo rifacimento delle facciate (mal ridotte) di Villa Casati. Ma non è escluso che, in corso d’opera, al privato possa essere chiesto di eseguire altri interventi inseriti nel Piano delle opere pubbliche.

Infine il suggerimento a Officine Mak, che la politica notificherà tramite i tecnici: o modifica e integra la proposta attuale di Piano attuativo, oppure in alternativa sarà inevitabile presentare una nuova istanza.

Un nuovo quartiere in centro

Al momento, quindi, l’ex legatoria resta un foglio bianco tutto da disegnare, per progettare il futuro di un’area industriale dismessa sulla quale sorgerà un nuovo quartiere residenziale.
Per quanto riguarda la disposizione dei condomini residenziali, dovrebbero essere sei, tra cui una torre di 12 piani. A corollario un sistema di percorsi ciclopedonali che garantisca la continuità tra il parco di via Quattro Strade, l’area verde di via Manzoni, il giardino di Villa Casati e Villa Citterio, fino a corso Roma.

Il sindaco è ottimista

Il sindaco è tra coloro che vedono il bicchiere mezzo pieno.

"La delibera dei giorni scorsi la considero prettamente tecnica, perché le richieste politiche le avevamo già formulate lo scorso inverno - ha detto Zanelli - Ritenevamo insostenibile l’idea di prevedere un nuovo polo commerciale in centro, inoltre volevamo puntare sulla centralità pubblica".

Il riferimento è in primis all’housing sociale.

"Sarà un progetto di qualità - ha proseguito - Nella nuova palazzina sarà compreso anche il Dopo di noi. Credo che il tema della disabilità in età adulta sia ancora poco preso in considerazione. Per questo a Cologno abbiamo voluto dare un segnale, iniziando a parlarne. Credo che il Piano attuativo, con le migliorie richieste, abbia raggiunto un buon equilibrio tra gli interessi imprenditoriali dell’operatore e quelli pubblici, ossia di tutti i colognesi".

Ora c’è da affrontare l’aspetto del cronoprogramma. "Officine Mak, nell’arco di alcune settimane, potrebbe già integrare la sua proposta", ha proseguito Zanelli.
A cascata, poi, arriverebbero l’adozione in Giunta del Piano attuativo, la fase della presentazione di eventuali osservazioni e l’approvazione definitiva, con la firma della convenzione. "Credo che entro la fine dell’anno si possa fare", ha concluso Zanelli.

Commenti
Aquarius

Dopotutto questo mi sembra un bel progetto ma la cosa IMPORTANTE è inserire un 40/50%, della dimensione del terreno, di alberi, piante e prato.

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