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Il Comune di Cologno Monzese aiuta economicamente le scuole d'italiano per stranieri

Dopo la chiusura dei corsi pubblici decisa dal centrodestra, l'Amministrazione Zanelli ribalta la situazione e lancia con un bando

Il Comune di Cologno Monzese aiuta economicamente le scuole d'italiano per stranieri
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La chiusura della scuola d’italiano per stranieri del Comune e del Centro interculturale donne, decisa nel 2017 dalla prima Amministrazione di Cologno Monzese guidata dal sindaco Angelo Rocchi, aveva creato molti malumori e parecchie proteste. In primis nell’opposizione di centrosinistra.

Italiano per stranieri, si volta pagina

A un anno dall’elezione del sindaco Stefano Zanelli, l’allora minoranza diventata ora maggioranza ha deciso di riportare indietro le lancette dell’orologio. O, almeno, di riannodare piano piano il filo spezzatosi quando Villa Casati scelse, ormai sette anni fa, di non rinnovare il contratto con la cooperativa che gestiva il servizio allestito nella palazzina municipale di via Milano.

Contributi alle associazioni già in campo

Non si parla della riapertura della scuola. Tuttavia l’Amministrazione Zanelli riconoscerà dei contributi alle associazioni e alle realtà del territorio che, in questo periodo di "latitanza" del pubblico, hanno comunque portato avanti dei corsi finalizzati a far conoscere la nostra lingua agli immigrati appena giunti in città. E che continueranno a farlo, questa volta però supportati dall’ente.
La Giunta ha approvato le linee guida alla base dell’avviso pubblico per l’erogazione dei fondi, destinati all’acquisto del materiale didattico. Al momento a bilancio sono stati messi 2mila euro, ma la cifra potrebbe presto essere rimpinguata in base alle esigenze.

L'assessore: "E' un primo segnale"

"È un primo segnale politico in controtendenza rispetto alle scelte fatte quando c’era la destra al governo della città - ha sottolineato l’assessore alla Pubblica istruzione Alessandro Del Corno - Nel nostro programma elettorale avevamo inserito la promozione dei corsi di lingua italiana per stranieri. È con la conoscenza, infatti, che si crea una comunità davvero inclusiva e integrata. E la conoscenza dell’italiano è il primo tassello, fondamentale per una vera inclusione".

Guardare a ciò che c’era nel passato, ma riprogettando il futuro.

"La forma della scuola, al momento, ci appare superata - ha proseguito Del Corno - Ci sono varie realtà, infatti, già attive e che hanno chiesto all’Amministrazione un sostegno economico, dopo che ci siamo seduti a un tavolo di confronto al quale hanno preso parte diversi assessorati. Aiutarle vuol dire lavorare per la sussidiarietà".

Il bando in fase di preparazione

La bozza del bando è già stata passata al vaglio dell’Esecutivo. Potranno presentare la richiesta di contributo associazioni senza scopo di lucro, enti del Terzo settore, fondazioni e altri soggetti di diritto privato che hanno l’obbligo di reinvestire gli utili dell’attività di impresa, centri provinciali per l’istruzione degli adulti e, non ultima per importanza, la Caritas.

"L’idea è che presto questa forma di sostegno da parte del Comune possa essere rafforzato e integrato - ha concluso l’assessore - Volevamo dare un primo segnale. E lo abbiamo fatto, come promesso".

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