Omicidio di Sharon, arrestato l'uomo che viveva nel garage (ma ha un alibi)
Le indagini proseguono tra testimonianze e telecamere, ma l'accoltellamento di Verzeni resta un mistero
È stato individuato a Stezzano l'uomo che saltuariamente dormiva nel garage di via Castegnate, a Terno d'Isola, nella stessa via dove è avvenuto l'omicidio di Sharon Verzeni, che lavorava in una pasticceria di Brembate.
Non è lui l'assassino
Il 33enne, nordafricano senza fissa dimora, è stato sì arrestato, ma per spaccio, dato che è stato trovato con più di trenta grammi di cocaina addosso e diversi contanti nell'appartamento di un connazionale.
È stata invece definitivamente esclusa l'ipotesi che possa essere collegato all'omicidio della giovane le cui indagini sembrano a un punto morto.
Telecamere e testimonianze
In questi giorni, i Carabinieri stanno convocando a tappeto tutti gli abitanti della via per capire se qualcuno abbia visto o sentito qualcosa. Testimonianze e telecamere, ben cinquanta che continuano a essere passate al setaccio, potrebbero rivelarsi fondamentali.
Non solo: l'indagine delle immagini si è ampliata anche alla settimana prima del delitto. L'obiettivo dei Ros è quello di tracciare gli spostamenti di Sharon, verificare che le sue passeggiate fossero effettivamente frequenti, se per caso fosse accompagnata da qualcuno o se mai avesse incontrato qualcuno.
Sparito nel nulla
Di recente è infatti emersa la testimonianza di una ragazza che ha raccontato di aver visto Sharon barcollante, ma di essersi inizialmente dileguata e solo poi tornata sul posto per paura. Non avrebbe però notato la presenza di nessun altro. Altrettanto vale per la testimone che dalla finestra ha sentito Sharon chiedere aiuto e si è affacciata. L'assassino quindi sarebbe sparito in pochi istanti.
Sono quindi giorni di dolore e di indagini sulla morte di Sharon Verzeni, la 33enne di Terno d’Isola, originaria di Bottanuco, uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2024 con quattro coltellate che hanno reso impossibile, per i medici che l’hanno assistita, salvarle la vita.
La ragazza, che lavorava in una pasticceria di Brembate, è stata accoltellata mentre faceva una passeggiata e si trovava a poche centinaia di metri dalla sua abitazione di Terno, ed era stata lei stessa a chiamare aiuto, subito dopo essere stata colpita dal suo assassino, che non ha ancora un volto.
Probabilmente la svolta in questa indagine difficilissima arriverà dal Dna: è possibile che l'assassino abbia lasciato traccia di sé sul corpo o sui vestiti di Sharon.