Faccia a faccia tra i candidati di Settala: gli aspiranti sindaco rispondono al pubblico (terza parte)
Nell'urna a disposizione dell'uditorio sono stati raccolti oltre cento quesiti. Claudio Ferretti e Massimo Giordano hanno risposto
Venerdì 17 maggio 2024 si è tenuto a Settala il confronto tra i due aspiranti alla carica di sindaco Claudio Ferretti (Uniti per Settala) e Massimo Giordano (Settala Bene Comune). Durante la serata è stata messa a disposizione del pubblico un'urna per raccogliere le domande dei presenti da sottoporre ai due contendenti. Sono stati inseriti oltre cento quesiti, alcuni relativi alle stesse tematiche, altri ben formulati e inaspettati. Abbiamo intervistato i candidati che hanno risposto alle domande che non sono state estratte durante l'evento per ragioni di tempo.
Ecco le domande
1. Cosa intendete fare per l'aliquota massima dell'Imu che sicuramente non aiuta nuovi arrivi a comprare sul nostro territorio?
Ferretti: "Ricordo innanzitutto che l'Imu non riguarda la prima casa, dunque non impedisce o limita le possibilità di acquistare un immobile a chi si voglia trasferire in paese. E' ovvio che se qualcuno dovesse acquistare una proprietà ulteriore rispetto alla prima casa si troverebbe di fronte al problema. Dunque non è qualcosa che va a discapito di chi vuole abitare a Settala, quanto piuttosto di chi vuole investire per una nuova fonte di guadagno".
Giordano: "Fermo restando che attualmente l'Imu non riguarda la prima casa e pertanto non incide sulla scelta di acquistare un immobile sul nostro territorio per fini abitativi, la revisione delle aliquote resta sempre possibile a condizione che gli equilibri di bilancio dell'ente lo permettano e si intendano perseguire politiche di incentivazione al possesso di immobili diversi dall'abitazione principale non di lusso".
2. Come intendete incentivare il volontariato, soprattutto quello giovanile?
Giordano: "Il volontariato è fondamentale per l'Ente anche perché consente l'organizzazione di una serie di servizi che difficilmente il Comune riuscirebbe a garantire in autonomia (anche perché molto spesso coprono aree che non sono prettamente di competenza dell'Ente, ma che sostengono e aiutano in maniera sostanziale la cittadinanza). Tutto il mondo del volontariato (sociale, sportivo, di protezione civile e di qualunque natura) va sostenuto sia economicamente sia da un punto di vista di spazi e organizzativo. Sicuramente sarà fondamentale pensare a campagne di reclutamento di nuovi volontari per continuare a garantire tutti i servizi di cui attualmente si occupano in maniera ottimale. Sui giovani lavoreremo per coinvolgerli in forme di volontariato che mirino alla gestione di spazi che stiamo pensando di dedicare loro. Renderli responsabili di tali spazi con forme di autogestione e volontariato sarà il modo per renderli cittadini attivi".
Ferretti: "Crediamo sia opportuno incentivare il volontariato in primis col nostro esempio. I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di modelli di riferimento, quindi dobbiamo essere i primi a spenderci per il prossimo in ogni occasione, non solo come singoli, ma anche valorizzando il lavoro e i progetti di tutte le associazioni sul territorio. Inoltre abbiamo in mente di intraprendere con le scuole percorsi che avvicinino gli studenti al mondo del volontariato. Sappiamo che non è facile oggi, ma ci sono anche luoghi in cui puntiamo a far conoscere anche questo mondo ai ragazzi, attraverso incontri ed eventi proposti in biblioteca, per esempio. Bisogna stimolarli e invogliarli, devono conoscere le possibilità che ci sono e poi essere loro stessi a desiderare di dedicare il proprio tempo a chi ha bisogno".
3. Come intendete affrontare il problema della comunicazione ai cittadini, visto che non tutti hanno smartphone, tablet o pc?
Ferretti: "La comunicazione è fondamentale, ma non è semplice arrivare a tutti, soprattutto a chi non dispone di risorse tecnologiche. Sicuramente continueremo ad aggiornare i tabelloni luminosi che sono attivi in tutte le frazioni, i quali possono essere facilmente consultati da tutti. Per quanto riguarda la possibilità di investire nuove risorse per ottenere documenti cartacei da distribuire non ci sentiamo di promettere nulla. Lavoreremo sicuramente per migliorare in questo senso e arrivare a più cittadini possibile, ma con la consapevolezza che la priorità è spendere soldi per garantire i servizi migliori ai residenti, informando direttamente chi ne può aver bisogno. Divulgare ciò che si è realizzato è poi secondario: si può sempre migliorare anche in questo senso, che i servizi esistano e funzionino è il primo passo. Vantarsi a monte non è nel nostro stile".
Giordano: "La comunicazione tra Amministrazione e cittadinanza è fondamentale per un corretto e proficuo rapporto di fiducia. Oltre alla comunicazione digitale veicolabile attraverso il sito istituzionale del Comune e la diffusione on line delle principali attività comunali, compresa la partecipazione ai consigli comunali in streaming, è sempre possibile raggiungere in modo più tradizionale tutti i cittadini scarsamente digitalizzati. Penso, ad esempio, alla creazione di un periodico cartaceo sulle attività comunali da distribuirsi ai cittadini anche mediante punti di ritrovo come bar, uffici pubblici, negozi. Oppure alla raccolta di suggerimenti e opinioni a mezzo questionari da inviare periodicamente alla cittadinanza. O, ancora, l'organizzazione di assemblee pubbliche per discutere temi importanti e raccogliere feedback dai cittadini".
4. Quali sono i motivi che l'hanno portata a candidarsi come sindaco?
Giordano: "Mi candido a Sindaco per promuovere una governance trasparente e partecipativa, sostenere lo sviluppo economico sostenibile, migliorare l'efficienza dei servizi pubblici, proteggere l'ambiente e garantire sicurezza e inclusione sociale. Con la mia esperienza e dedizione, intendo lavorare per una città che risponda ai bisogni di tutti, valorizzando il nostro potenziale e costruendo un futuro migliore insieme. Sono parecchi anni che perseguo tali fini ma gli impegni economici e i figli piccoli non si conciliavano con l'impegno necessario per guidare Settala. Oggi, invece, l'età delle mie figlie e la situazione economica più solida hanno reso possibile scegliere di dedicare buona parte del mio tempo alla comunità".
Ferretti: "Come ho già detto in più occasioni, la motivazione è sempre lo spirito di servizio. Dopo 15 anni da assessore ho visto che il gruppo aveva necessità e ho deciso di non tirarmi indietro. Ci ho pensato e ho accettato. Per me fare qualcosa per il bene comune e aiutare il mio paese a trovare strategie per migliorare, alzando il più possibile il livello di benessere e vivibilità di Settala, sono sempre stati gli obiettivi che mi hanno spinto a contribuire ad amministrare il Comune. Credo che la vita pubblica, specialmente in un paese come Settala, sia uno dei contesti migliori in cui mettere a frutto lo spirito e l'essenza autentici del volontariato".
5. C'è un punto nel programma dell'altro candidato che vi piacerebbe fosse inserito nel vostro?
Ferretti: "Onestamente no. Non ho trovato nulla che mi facesse pensare a uno spunto che fosse importante o interessante integrare nel nostro programma. La promessa di garantire cambiamenti e miglioramenti senza la certezza di risorse atte a portarli avanti non rientra nel nostro modo di agire, e non ho ritrovato nessuna manovra concreto che avrebbe arricchito i nostri progetti per Settala che fosse realmente fattibile con i mezzi di cui disponiamo o potremo disporre".
Giordano: "Sinceramente nessuno. Abbiamo studiato il nostro programma elettorale conoscendo bene le mancanze di questi ultimi dieci anni e pensando a proposte concrete e realizzabili. Abbiamo la certezza di aver steso un programma che risponde davvero alle necessità del nostro Comune e sinceramente crediamo di non aver nulla da "copiare" da chi in dieci anni ha dimostrato di non saper programmare per il futuro e di non saper gestire nemmeno l'ordinario. Diverso invece è rendersi disponibili (e noi lo siamo sin da ora) in caso di vittoria ad ascoltare le opposizioni e le loro istanze. È una questione di rispetto istituzionale che loro non hanno mai avuto in questi anni per Settala Bene Comune. Ma noi siamo diversi e questo rispetto lo avremo!".