La memoria

La marcia per ricordare la 20enne uccisa dall'ex: "Buon compleanno Sofia, ovunque tu sia"

Partito dalla scuola superiore di Milano che la giovane aveva frequentato, il corteo è poi arrivato a Cologno Monzese

La marcia per ricordare la 20enne uccisa dall'ex: "Buon compleanno Sofia, ovunque tu sia"
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Ieri, martedì 28 maggio 2024, Sofia Castelli avrebbe compiuto 21 anni, se la sua vita non fosse stata spezzata brutalmente a Cologno Monzese dall’ex fidanzato 23enne Zakaria Atqaoui alle prime ore del mattino di un giorno di fine luglio del 2023.

La marcia degli studenti nel giorno del compleanno di Sofia Castelli

Un giorno, quello del compleanno di Sofia, che è stato scelto dall'associazione Scarpetta Rossa per organizzare "Ora parla Sofia", una marcia che è partita dal liceo delle Scienze Umane Fabio Besta, in zona Cimiano a Milano, che la colognese frequentava prima di iscriversi al primo anno di Sociologia in università.

La partenza dalla scuola superiore di Milano e l'arrivo a Cologno

Il corteo, aperto da striscioni e dagli studenti del Besta, è partito alle 18.30 e si è messo in cammino per raggiungere Cologno, passando davanti alla casa di corso Roma dove si è consumato il femminicidio per poi raggiungere Villa Casati, sede del Municipio. Qui, tenendo alti i cartelloni (su uno era impressa la frase "Buon compleanno Sofia, ovunque tu sia"), sono stati letti pensieri e lettere dedicate alla 20enne. Presenti tra il centinaio di persone anche i famigliari della giovane, oltre agli ex compagni di scuola e ai professori e ai ragazzi dell'istituto superiore Leonardo da Vinci di Cologno.

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La rabbia per una sentenza ritenuta troppo lieve

E tra gli interventi sono emersi con forza l'amarezza e la rabbia per una condanna a 24 anni di reclusione per Atqaoui ritenuta troppo lieve. La Procura aveva chiesto l'ergastolo.

"Non è giusto che una ragazza di 20 anni rinunci alla sua vita, ai suoi sogni, ai suoi progetti per colpa di chi diceva di amarla e che invece l’ha uccisa - ha detto l'ex prof di Francese di Sofia - Nessuna condanna potrà cancellare il dolore di una mamma e colmare il vuoto lasciato nelle vite di chi le voleva bene. Nemmeno un ergastolo potrebbe farlo, ma sarebbe un segnale e vera giustizia".

L'attesa per leggere le motivazioni

A intervenire è stata anche la zia della 20enne. Parole accompagnate poi da un coro: "Giustizia sia fatta". Ora bisognerà attendere le motivazioni della sentenza pronunciata ad aprile dalla Corte d'Assise di Monza, anche per capire se la Procura brianzola decida o meno di presentare ricorso.

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