Il Diorama dei Navigli di Cernusco, il Comune si interroga su cosa fare
Abbandonato da anni è diventato una sruttura pericolosa e simbolo di degrado. Era nata per scopi didattici e turistici
Cosa fare del Diorama dei Navigli che si trova al Parco dei Germani di Cernusco sul Naviglio? L'Amministrazione si interroga sul da farsi ed è aperta a proposte.
Il Parco della scienza
Il Diorama nasce da lontano ed era stata un'idea di oltre vent'anni fa per trasformare il Parco dei Germani in una sorta di Parco della scienza con il Diorama dei Navigli, che riproduce il sistema dei fiumi e dei canali della provincia di Milano (con l'acqua corrente che faceva navigare anche piccole barche), la vicina stazione meteorologica, il masso erratico (per ricordare da dove nasce il Naviglio) e, poco più in là, il ponte girevole e la ruota del mulino.
In particolare il Diorama è dotato anche di spalto per ammirare l'opera dall'alto (e da cui, tra l'altro, nelle belle giornate si gode anche di una splendida vista sulle Prealpi lombarde).
Si poteva salire a piedi o in ascensore (quest'ultimo non è più funzonante da anni e la tromba è stata anche fonte di pericolo per il fatto che i teppisti ne avevano divelto le porte).
Tutti elementi che si caratterizzerebbero per essere attrattivi per i visitatori della città e dei suoi parchi, favorendo anche una piccola economia di "turismo a chilometro zero".
Un discorso che si potrebbe ampliare in un prossimo futuro al Museo dell'idrogeno che la gigafactory De Nora, che sta per nascere a Villa Fiorita, ha intenzione di aprire.
Da anni però è tutto abbandonato
La realtà è però diversa. Come ha ricordato in Consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Galbiati, il Diorama è stato realizzato per scopi soprattutto didattici, ma con costi molto elevati non solo per la realizzazione, ma anche per la manutenzione.
Così è stato abbandonato, come tutte le altre opere. Il Diorama in particolare è diventato un ricettacolo di degrado ed è oggetto di vandalismi e abbandono di rifiuti.
Quali soluzioni?
Luca Cecchinato della Lega ha una certezza:
E’ diventata una sruttura pericolosa e simbolo di degrado. Va rimossa ogni fonte di rischio.
Galbiati si è detto aperto a ogni soluzione, anche se la società civile cittadina non ha avanzato proposte in merito.
Una strada è la riqualificazione e il rilancio dell'opera. Al riguardo il sindaco Ermanno Zacchetti, qualche tempo fa in un’intervista alla Gazzetta della Martesana, aveva spiegato che solo il ripristino del sistema di circolazione dell’acqua avrebbe un costo che si aggirerebbe attorno ai 50mila euro.
Le altre due strade sono la conversione ad altro utilizzo della struttura, oppure la demolizione. In ogni caso serve comunque un investimento importante.