La testimonianza

Una mamma e il dramma della morte di un figlio: "Non abbandonatevi alle fragilità"

Patrizia Lagrasta a Vimodrone ha raccontato della scomparsa del figlio Amanuel a soli 18 anni, lanciando un appello ai giovani

Una mamma e il dramma della morte di un figlio: "Non abbandonatevi alle fragilità"
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Raccontare il dramma che ha colpito la sua famiglia è diventato la chiave con la quale aprire e colpire le coscienze, per lanciare un messaggio di attenzione alle fragilità nascoste dei giovani. Latenti, mai espresse, ma che possono emergere con una tragicità capace di fermare anche i cuori di coloro che restano.

La testimonianza della mamma di Amanuel

Patrizia è la mamma di Amanuel Lagrasta, il 18enne scomparso ad aprile dopo essere precipitato dalla finestra della sua casa di Vimodrone. Sono stati proprio i famigliari del giovane a promuovere "Lasciami volare", un incontro in sua memoria tenutosi in una gremita sala consiliare, messa a disposizione dall’Amministrazione comunale.

L'avvicinamento a Ema Pesciolinorosso

Accanto c’era Gianpietro Ghidini, papà di Emanuele, fondatore e presidente di Ema Pesciolinorosso. Era il 2013 quando suo figlio, allora 16enne, perse la vita dopo essersi gettato nelle acque del fiume Chiese, sotto l’effetto di sostanze allucinogene. Infaticabile, Ghidini gira per l’Italia portando la sua testimonianza.

"Ragazzi, parlate delle vostre fragilità e debolezze"

"Amanuel aveva compiuto 18 anni da due settimane - ha ricordato la madre - Era un ragazzo solitario e aveva delle fragilità, che forse non avevamo compreso fino alla fine. Ma mai avremmo immaginato che potesse portarlo a fare quello che ha fatto, ossia suicidarsi. E nessuno ci aveva detto che questa è la seconda causa di morte tra i giovani. È impossibile spiegare a parole ciò che ho provato. Quando un genitore perde un figlio, non ha più vita: l’unica cosa che ho pensato, in quel buio totale che ci aveva avvolto, è stato di dover fare qualcosa per questi ragazzi che non riescono a esternare le loro fragilità e le loro debolezze. Vorrei portare in giro la mia esperienza di mamma distrutta, per dire ai giovani che una strada diversa, e giusta, c’è: parlare con qualcuno. Prendetevi anche un “cazziatone”, ma non c’è cosa più grande al mondo del bene che vi vogliono i vostri genitori".

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 20 gennaio 2024.

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