Atto ignobile

Settala, vandalizzata la panchina rossa contro la violenza sulle donne

I responsabili sono ragazzini che si sono scagliati contro l'installazione appena inaugurata nel parco

Settala, vandalizzata la panchina rossa contro la violenza sulle donne
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Nessun rispetto, nessun contegno. La panchina rossa, simbolo contro la violenza di genere installata dalle donne dell'associazione Amiche della maglia di Caleppio di Settala, è già stata distrutta. Non è sopravvissuta neppure un giorno.

Settala, distrutta la panchina contro la violenza sulle donne

E' accaduto proprio sabato 25 novembre 2023, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza di genere. Quella panchina che il giorno prima era stata collocata presso il chiosco del parco della Pace di Caleppio con dedizione dalle Amiche della maglia è stata divelta e rovinata.

Ad aggredire l'opera, realizzata peraltro con l'aiuto dei bimbi dell'asilo parrocchiale di via Marx della frazione, è stata una baby gang, i cui membri, purtroppo, restano ignoti, dal momento che le telecamere di sicurezza dell'area non sono bastate a individuare i responsabili.

Oltre all'atto in sé, ha fatto male l'ignoranza nei confronti di un messaggio tanto importante e attuale che la panchina voleva veicolare. Senza contare la mancanza di rispetto verso il lavoro delle donne che avevano cucito con pazienza la coperta che adornava la panchina.

Il racconto delle volontarie

Ha commentato l'accaduto Mirella Beltrami, una delle volontarie del gruppo caleppiese, che ormai si ritrova abitualmente il mercoledì per cucire con nobili obiettivi.

"L'inaugurazione era stata venerdì mattina. Già sabato la panchina è stata distrutta. C'erano pezzi ovunque, fiorellini e decorazioni strappate. Uno scempio per cui siamo rimaste molto dispiaciute. Addirittura pensavamo di prodigarci per addobbare un albero di Natale e posizionarlo nel parco, c'eravamo già adoperate per sistemarlo, ma francamente non ce la sentiamo, anche perché essendo in legno abbiamo paura che i ragazzi gli diano fuoco".

Però non ci arrendiamo e non ci fermiamo. Adesso coi quadrotti che componevano la coperta ci stiamo attivando per cucire delle copertine che doneremo agli ospiti delle case di riposo.

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