Fratelli d'Italia: "Piazza Garibaldi in mano a bande di spacciatori, ma il Comune chiude i negozi"
Fratelli d'Italia e Polo per Pioltello attaccano l'Amministrazione Cosciotti sulla gestione del tema sicurezza
L'eco delle immagini delle risse esplose in piazza Garibaldi a Pioltello nel fine settimana ha valicato i confini del Comune raggiungendo anche i referenti regionali di Fratelli d'Italia che hanno espresso preoccupazione per quello che è accaduto e che sta accadendo in città.
Piazza Garibaldi in mano agli spacciatori
Per il consigliere regionale di FdI Chiara Valcepina il problema da risolvere è il contrasto allo smercio di stupefacenti che avviene nel quartiere con la conseguenza che tra bande rivali si possano creare momenti di tensioni e di contesa che sfociano negli episodi passati agli onori della cronaca.
La risposta dell’Amministrazione comunale di sinistra guidata da Ivonne Cosciotti a questa ennesima rissa, l’ultima di una lunga serie di violenze, è stata limitare gli orari di apertura degli esercizi commerciali al Satellite e in piazza Garibaldi imponendo la chiusura alle 21 nei fine settimana per evitare liti, schiamazzi e ubriachezza molesta. Ma il problema evidenziato con l’ultima rissa è ben più grande perché si lega al dramma delle piazze di spaccio controllate da bande di irregolari. La misura senza senso scelta dal sindaco per risolvere la problematica non fa altro che confermare la linea fallimentare di questa Amministrazione in tema di sicurezza.
ha commentato la consigliera regionale facendo riferimento all'ordinanza firmata dalla sindaca sul consumo di alcol. Un provvedimento che non è una novità per la città, visto che i primi interventi per cercare di regolare il consumo e la vendita di alcolici nei quartieri "caldi" della città risalgono addirittura a inizio anni Duemila.
Questo episodio conferma quanto già documentato anche da ricerche di Regione Lombardia, condotte tramite Polis, di come il traffico di sostanze stupefacenti sia sempre più in mano a bande criminali straniere. Le scene di guerriglia filmate dai residenti di piazza Garibaldi non fanno altro che testimoniare il fallimento del modello di integrazione promosso in questi anni dal centrosinistra. È fondamentale mettere un freno a questa deriva, fermando l’immigrazione clandestina di massa, come ci stiamo impegnando a fare con Giorgia Meloni in Europa.
ha aggiunto il capodelegazione di Fratelli d’Italia al parlamento europeo Carlo Fidanza.
Il comunicato del Polo per Pioltello
Ci risiamo, questa volta è Piazza Garibaldi, altre volte Satellite, ma il problema è sempre lo stesso, completamente irrisolto. I filosofetti locali hanno sempre snobbato il tema della sicurezza e del presidio delle aree a rischio, come possiamo stupirci oggi di quanto avviene? Turni notturni della Polizia Locale? Scuse continue per evitarlo. Presidio costante delle forze dell'Ordine a Satellite e piazza Garibaldi? per 2 giorni dopo fatti simili, poi tutto torna come al solito. Presidio dell'esercito? Ancora niente! La Compagnia dei Carabinieri in loco avrebbe dovuto aumentare le potenzialità locali? A conti fatti l'organico effettivamente operante su Pioltello è diminuito. Aumentano le telecamere, ma la sicurezza? La sensazione è che la rete di videosorveglianza sia ancora scarsa, non in rete e mal utilizzata.
hanno fatto eco dal Polo per Pioltello
Ivonne Cosciotti è Sindaco di Pioltello da ben 7 (sette) anni, dal 2016, possibile che la situazione sia così tanto peggiorata e lei pensi ancora che la città si accontenti di 4 chiacchiere ben infiocchettate!? In realtà quelle chiacchiere sono il peggior insulto alla Città, una presa in giro bella e buona. Un rimando al prefetto, un richiamo al ministro degli Interni e il tentativo di scaricare altrove fatti e responsabilità. Perché se è di tutta evidenza che lei e le istituzioni sovraordinate debbano svegliarsi (a noi invece non interessa lisciare il pelo a nessuno, noi viviamo in questa realtà!), è altrettanto doveroso che il sindaco utilizzi tutti i poteri a propria disposizione per garantire la sicurezza urbana.