Pitbull salvati dal lager, le spese sono un salasso per il Comune
Una cagnolina ha partorito sette cuccioli, e il conto per il loro mantenimento è salito
A ottobre 14 esemplari di pitbull e amstaff erano stati salvati da un canile lager a Inzago. Il Comune deve mantenerli e, dopo il parto di una cagnolina, i costi si sono alzati.
Il conto è arrivato in Municipio
Uno degli esemplari era incinta e nel gennaio 2023 ha partorito sette cuccioli che, però, possono ricevere solo un’adozione temporanea, come gli adulti.
Il 5 ottobre 2022 pitbull e amstaff erano stati sequestrati per maltrattamento. A marzo l’area Polizia Locale e Commercio aveva impegnato seimila euro per far fronte alla prima fattura arrivata dal canile sanitario Russo di Vignate (di 3.711,24 euro) e quelle che sarebbero arrivate. Ne sono infatti seguite due (una di 1.037,61 e l’ultima di 3.403,80) e lo stanziamento iniziale non copre il totale. Così martedì 4 luglio 2023 il relativo capitolo è stato rimpinguato di altri seimila euro. Che, probabilmente, basteranno solo per qualche mese.
Adozioni solo temporanee
La situazione potrebbe protrarsi a lungo. Gli animali, infatti, possono essere adottati solo temporaneamente. Quando una persona è accusata di maltrattamento si apre un processo che può durare anche diversi anni. Il sequestro è una misura cautelare, quindi una situazione provvisoria. Solamente dopo il termine del processo diventa confisca. Chi decide quindi di adottare un cane sottoposto a sequestro ne diventa il custode giudiziale in via temporanea.
La permanenza dei pitbull nel canile vignatese può continuare per l’intera durata del processo, al termine del quale la sentenza stabilirà pene e responsabilità. Il giudice deciderà anche se i cani diventeranno oggetto di confisca: in questo caso decade la proprietà e sono liberi di essere adottati.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 8 luglio 2023.