Regionali 2023: Paolo Micheli verso le Primarie di coalizione
"Sono disposto anch’io a mettermi in gioco direttamente perché alle Primarie più siamo e più rappresentanza portiamo alla causa della Lombardi", ha detto il primo cittadino.
A Segrate continua a tirare aria di campagna elettorale. Dopo le Elezioni politiche, questa volta tocca alla corsa a Palazzo Lombardia.
Già nelle settimane passate, il sindaco Paolo Micheli si era espresso in materia, parlando della necessità per il centrosinistra di scendere in campo unito per strappare la guida della Regione dalle mani del centrodestra, che da 28 anni detiene la maggioranza.
Oggi, lunedì 7 novembre 2022, il primo cittadino ha dichiarato di essere disponibile a candidarsi alle Primarie di Coalizione.
Regionali 2023: la provocazione del sindaco Paolo Micheli
Per vincere bisogna restare uniti. Questa la ferma convinzione del primo cittadino di Segrate. Un appello che aveva già lanciato la scorsa settimana con una lettera aperta ai sindaci del centrosinistra e tramite il suo profilo social.
Una necessità, quella di un fronte comune, che ha ribadito anche oggi, soprattutto dopo che Letizia Moratti ha dato la sua disponibilità a candidarsi ricevendo il sostegno di Azione e Italia Viva.
Ma per vincere, continuo a ribadirlo, occorre quel fronte largo che lo scorso settembre non si è concretizzato e che ha consentito al centrodestra di vincere.
Da qui la provocazione, come l’ha definita lui stesso, (o annuncio?) del primo cittadino segratese.
Allora lancio la mia provocazione. Sono disposto anch’io a mettermi in gioco direttamente perché alle Primarie più siamo e più rappresentanza portiamo alla causa della Lombardia.
Dal Municipio di via Primo Maggio a Palazzo Lombardia?
Tutto è cominciato con la lettera aperta ai sindaci.
Davvero vogliamo che venga premiato ancora questo governo lombardo che in pandemia espresse le incertezze e gli strafalcioni di Gallera e le vicende familiari di Fontana? - aveva scritto nella missiva - Che non riesce a programmare il ricambio generazionale dei medici di famiglia e che continua a premiare la sanità dei privati? Che sulla sostenibilità ambientale e la salvaguardia del territorio è rimasta indietro anni luce rispetto ad aree europee simili?
Oggi, il colpo di scena: il sindaco Paolo Micheli si è detto disponibile a candidarsi ad eventuali Primarie di coalizione. Una parziale inversione di rotta rispetto a quanto raccontato alla Gazzetta della Martesana (l’articolo completo disponibile nel numero in edicola da sabato 5 novembre, qui la versione digitale). Durante un'intervista Micheli aveva spiegato di non avere intenzione di candidarsi. “Non mi sto proponendo. Il ruolo di Consigliere regionale è incompatibile con quello di sindaco, sono incandidabile”, aveva spiegato.
In caso di Primarie di coalizione, però, il suo nome potrebbe esserci.
Non ho alcuna velleità - ha scritto sui social - Vorrei che insieme ai nomi blasonati di Cottarelli e Moratti che si fanno in queste ore, ci fossero anche tanti altri rappresentanti della Grande comunità lombarda che è fatta sì dai capoluoghi, ma anche di città più piccole ma complesse, paesi, valli, e aree interne, realtà territoriali dove vive il 70 per cento dei lombardi che lavora o cerca un lavoro, fa fatica, spesso si sbatte per la famiglia e aiuta gli altri, e pretende pari dignità.
Una miglior rappresentanza dei cittadini lombardi e gettare le fondamenta per un processo di rinnovamento ora più che mai necessario: queste le motivazioni alla base delle decisione di Micheli. “Se vogliamo sperare che tra cinquant’anni i nostri figli possano vivere, e non sopravvivere, in questa regione bisogna prendere con coraggio anche decisioni scomode”, aveva spiegato la settimana scorsa.