Commenti sessisti, botta e risposta: la campagna elettorale "scade" sui social
A Melzo Movimento 5 stelle (e sostenitori) si sono scontrati con Partito democratico (e sostenitori). Il tutto rigorosamente sui social network. Al momento non risultano denunce.
Le elezioni amministrative a Melzo si stanno avvicinando. I quattro candidati alla poltrona di sindaco sono pronti a sottoporsi al voto dei cittadini, sorretti dalle proprie squadre con ben 205 candidati aspiranti consiglieri. Tra volantinaggi, manifesti e qualche banchetto, a tenere banco sono le scaramucce sui social che, come purtroppo spesso accade, scadono verso il basso. Con scambi di "complimenti" non certo galanti e persino commenti definiti sessisti.
Commenti sessisti sui Social network
A sollevare un polverone (rigorosamente sui social) è stata l'ennesima lite su Facebook tra ex amici: Movimento 5 stelle e Partito democratico, infatti, si sono scambiati una serie di post e frecciatine dopo alcuni commenti che i dem hanno posto in evidenza per la natura sessista del contenuto. In particolare la causa del contendere va ricercata in un posto pubblicato dal consigliere del M5s, ex candidato sindaco alle scorse elezioni e marito dell'attuale portavoce Federica Casalino, che riferendosi alle leader di Melzo 4.0 (lista civica che sostiene il candidato di centrosinistra Rocco Martelli) Ilaria Pasta e Tatiana Tritone ha usato termini definiti sessisti:
Ambiziose ma ingenue, usate come veline o ragazze pon pon
Parola che hanno scatenato l'ira dei sostenitori delle due donne, ma anche di diverse figure apicali del Pd, cittadino e non solo. Su tutte la senatrice Simona Malpezzi che ha replicato direttamente al commento.
Va da dire che Palilla non ha citato direttamente le due candidate di Melzo 4.0, ma come le stesse hanno sottolineato, il riferimento era facile da cogliere. Specialmente se si tiene conto delle ruggini passate legate alle trattative e ai confronti che ci sono stati tra grillini e dem melzesi per cercare di trovare un candidato condiviso (e la scelta era caduta proprio su Tritone prima e Pasta poi) senza che però si riuscisse a raggiungere un accordo.
Se Atene piange...
L'attacco (o la risposta) del Pd al post del 5 stelle ha letteralmente aperto il vaso di Pandora. I grillini, infatti, hanno subito reagito e hanno specificato come i primi a essere stati oggetto di attacchi sessisti sono stati proprio loro, e in particolare la loro candidata Casalino. Con tanto di screenshot e di post e contro post hanno documentato gli insulti piovuti addosso alla loro candidata, a firma di profili fake e di figure che, a loro detta, sarebbero riconducibili proprio al Partito democratico o ai sostenitori del centrosinistra.
Al momento, però, né Atene né Sparta ha deciso di procedere con denunce alla Polizia Postale o ai Carabinieri. Si sono limitati a qualche post e a litigate da tastiera.