Presidio di fronte all'ospedale di Melzo: "L'Asst non è attrattiva, si ragioni sul perché"
I lavoratori dell'Azienda sanitaria si sono trovati di fronte all'ingresso per protestare contro le scelte della direzione, con particolare attenzione alla carenza di personale.
I lavoratori sono tornati a protestare quattro mesi dopo. La Rsu dell'Asst Melegnano Martesana ha indetto una mattinata di presidio di fronte all'ospedale di Melzo per chiedere di risolvere alcuni dei nodi più spinosi collegati all'azienda sanitaria.
Presidio all'ospedale
C'erano i rappresentanti di tutte le sigle sindacali oggi, martedì 1 marzo 2022, di fronte al Santa Maria delle Stelle per far sentire la voce dei lavoratori, ma soprattutto dei pazienti che si ritrovano a lamentare un servizio inadeguato. Sul tavolo, in primis, la mancata riapertura del reparto di Psichiatria di Melzo, chiuso da ottobre per carenza di personale. E proprio su questo aspetto si è concentrato il coordinatore della Rappresentanza sindacale unitaria Salvatore Pepe.
Asst Melegnano poco attrattiva
A fronte dei tanti concorsi che vengono banditi dall'azienda sanitaria, infatti, la risposta dei professionisti è a dir poco tiepida.
Basta guardare alla Psichiatria, dove pochissimi medici si sono presentati al bando e solo tre hanno accettato. L'azienda ha anche cercato di accedere alla graduatoria dell'Asst Niguarda, senza trovare nessun medico interessato a spostarsi in Martesana
ha spiegato Pepe
E' necessario fare un'analisi del benessere lavorativo del personale e sull'organizzazione per capire come mai le nostre strutture non siano attrattiva. La carenza di organico è un grande problema per l'azienda, e anche se notiamo la buona volontà dell'Asst è chiaro che qualcosa non sta andando.
La situazione ospedale unico
Proprio per far fronte alla carenza di personale, c'è chi ha rispolverato la proposta di creare un ospedale unico per la Martesana. Una posizione che spacca anche gli stessi sindacati. Se le Rsu in merito non prendono posizione, più drastici sono i rappresentanti di altre sigle come la Cisl Funzione Pubblica che hanno ribadito nuovamente la contrarietà alla dismissione di strutture ospedaliere su cui sono stati investiti milioni di euro nel corso degli ultimi anni.