Caporalato: chiesto il processo per il fondatore di StraBerry
Richiesto il rinvio a giudizio per Guglielmo Stagno d'Alcontres, la madre e due impiegati della strat up di Cassina de' Pecchi.
Caporalato su oltre settanta lavoratori impiegati nella raccolta delle fragole nella start up a chilometro zero di Cassina de' Pecchi. La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Guglielmo Stagno d'Alcontres, 33enne fondatore di StraBerry.
Caso StraBerry, chiesto il rinvio a giudizio
L'azienda, operativa sui terreni di Cascina Pirola a Cassina De' Pecchi, era finita al centro di un'operazione della Guardia di Finanza ad agosto del 2020. Le Fiamme gialle avevano scoperto lo sfruttamento che avveniva per la coltivazione di fragole, mirtilli, lamponi e more.
La richiesta di processo, firmata dal pm Grazia Colacicco, riguarda anche altre tre persone, tra cui la madre del giovane imprenditore, e in più, per la responsabilità amministrativa degli enti, anche la Società agricola Cascina Pirola Srl.
I passi successivi
Nell'inchiesta, con al centro il reato di sfruttamento del lavoro, l'azienda era stata sequestrata nell'agosto dello scorso anno. Stando all'imputazione, l'imprenditore, sua madre e altri due imputati avrebbero sottoposto dal 2018 in poi 73 lavoratori stranieri a "condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno" e minacciandoli. Erano pagati 4 euro all'ora, con turni massacranti, e sottoposti a insulti e minacce.
L'azienda era poi stata affidata a due amministratori per riprendere la produzione. A febbraio 2021 era stata dissequestrata, ma il provvedimento era stato revocato all'inizio di agosto. Ora si andrà in Tribunale.