Cassano, gli animalisti e una tentatrice di Temptation Island visitano le "mucche del sindaco" FOTO
Venerdì nella stalla di Groppello dove si trovano quaranta capi sequestrati dalla Procura anche un consigliere regionale.
Decisi a salvare le «mucche del sindaco», gli animalisti hanno deciso di scendere in campo presentandosi venerdì 27 novembre 2020 nella stalla di Groppello, frazione di Cassano d'Adda, per rilanciare un accorato appello: «Si trovino rifugi dove poterle accogliere e accudire».
Animalisti dalle "mucche del sindaco"
Venerdì pomeriggio Stefania Caiafa, presidentessa della sezione milanese e monzese del Meta, il Movimento etico tutela animali e ambiente, si è presentata a Groppello nella stalla dell’allevatore Bruno Motta al quale da novembre 2019 la Procura ha sequestrato una quarantina fra mucche, manzi e vitellini, perché giudicati dai veterinari di Ats in precarie condizioni di salute e in uno stato di degrado. Insieme a lei c’erano anche Luigi Piccirillo, consigliere regionale del Movimento cinque stelle e Federica Bianca Concavo, ventisettenne studentessa di Veterinaria, nota alle cronache rosa per aver partecipato in Tv all’ottava edizione di Temptation Island, il reality show di casa Mediaset.
L'obiettivo: salvare le mucche dalla macellazione
«Volevamo vedere con i nostri occhi le condizioni della stalla - ha dichiarato Caiafa - E in effetti la situazione non è delle migliori. C’è molta sporcizia, causata dalle feci delle mucche. Ma soprattutto l’allevatore non ha voluto separare il manzo dalle mucche e quindi ora ce ne sono diverse gravide. In questo caso il sindaco Roberto Maviglia visto che è stato nominato dalla Procura custode giudiziario della mandria, avrebbe dovuto imporre la separazione». Gli animalisti hanno proposto al groppellese una soluzione salverebbe le vacche dal macello . «Il Comune potrebbe cederle alla nostra associazione e a quel punto potremmo trovare dei rifugi dove portare gli animali (qualcuno si è già fatto avanti), ma i costi dell’operazione al momento sono molto alti. Oppure potremo dare un contributo all'allevatore per lasciarci la stalla. In questo modo gli animali resterebbero a Gropello, almeno fino a quando non verrebbero sistemate nei rifugi, sotto la supervisione dei nostri volontari».