Per Halloween realizziamo una zucca… bella da paura!
Quest’anno celebriamo la festa del 31 ottobre pubblicando sul nostro giornale le foto delle vostre simpatiche e spaventose creazioni.
Una zucca bella da paura! Quest’anno, per festeggiare insieme Halloween, abbiamo pensato a una nuova divertente e terrificante iniziativa: intagliate una zucca, sbizzarritevi con simpatiche e spaventose decorazioni, scattate una foto alla vostra creazione e inviatecela via WhatsApp al numero 340 274 3775. E noi la pubblicheremo sul nostro giornale in occasione della festa del 31 ottobre.
Halloween è una festa ormai molto amata anche nel nostro Paese, occasione per travestirsi da streghe, mostri, zombi e bussare porta per porta a chiedere “Dolcetto o scherzetto?”. Il simbolo di questo evento è ovviamente la zucca, che rappresenta un volto spaventoso ma che nella sua origine serve per tenere lontani la paura e gli spiriti maligni.
Qui sveliamo qualche curiosità sulla ricorrenza e diamo qualche piccolo consiglio per realizzare una zucca... bella da paura.
Le origini di Halloween
Innanzitutto, le spiegazioni sulle origini di Halloween sono diverse. Si parte dalla festa celtica di Semhain, il capodanno celtico, che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, quando si mettevano da parte le provviste per la stagione fredda. Per questo era un momento molto importante e di passaggio. Un passaggio che metteva in stretto contatto il regno dei vivi con quello dei morti, compresi gli spiriti maligni. Anche gli antichi Romani avevano una festa che coincideva con quella celtica, che però aveva luogo a maggio, e successivamente i cristiani istituirono il 2 novembre, con la festa dei morti, giorno successivo alla festa di Ognissanti.
L’attuale nome di Halloween, infatti, è legato al ricordo di tutti i santi, in quanto deriva da “All Hallow’s Eve”, che in inglese antico significava proprio la vigilia di Ognissanti. Comunque la festa di Semhain prima e di Halloween successivamente ha origine dall’Irlanda e in seguito è arrivata negli Stati Uniti a metà del 1800, diventando la festa che tutti oggi conosciamo.
Perché si festeggia con le zucche intagliate?
Con l’emigrazione di massa degli irlandesi dovuta a devastanti carestie, negli Stati Uniti arrivarono anche le antiche tradizioni popolari, tra cui, appunto Halloween e l’usanza di intagliare barbabietole o rape con la faccia di Jack O’Lantern. Questi ortaggi però non erano così facili da trovare in America, perciò si optò per le zucche, più grosse e più facili da scavare. Per questo la zucca è attualmente il tipico simbolo di Halloween ed è l’ingrediente di numerose ricette gustose da preparare in questa notte di festa.
Ma chi era Jack O’Lantern?
La leggenda narra che un uomo di nome Jack, un fabbro ubriacone e scommettitore, riuscì ad ingannare il diavolo costringendolo a non pretendere mai più la sua anima. Quando Jack morì, la notte del 31 ottobre, gli venne impedito sia di entrare in paradiso a causa della sua vita dissoluta, sia di entrare all’inferno poiché aveva ingannato il diavolo. Da quel momento, quindi, l’uomo è costretto ad errare da solo per l’eternità, per un cammino illuminato solo da tizzoni infernali che custodisce in una barbabietola (o cavolo rapa) trovata nella pattumiera di una locanda. E ogni anno Jack vaga durante la notte di Ognissanti alla ricerca di un posto dove trovare la quiete. Il motivo per cui si mettono le zucche fuori dalle case è proprio per comunicare a Jack di andarsene perché per lui non c’è posto.
Come realizzare una zucca da paura
Innanzitutto bisogna scegliere una bella zucca dal peso compreso tra i cinque e i dieci chili, rotonda e senza imperfezioni, perché più liscia è la superficie più facile è intagliarla. Dopo averla lavata accuratamente, tracciate - con un pennarello o altro – la parte superiore con un disegno a zig-zag intorno al picciolo. Incidete con un coltello affilato sollevando il coperchio dal resto della zucca e conservatelo per realizzare la copertura. Con un cucchiaio, e tanta pazienza, eliminate la polpa interna che separerete dai semi, con cui potrete preparare zuppe o altri piatti deliziosi. Quindi scavate con cura lasciando uno spessore interno di circa 3 cm.
Lavate l’interno con acqua e lasciate asciugare, quindi disegnate sulla parte frontale della zucca il volto di
Jack O’Lantern, facendovi ispirare dalla tradizione americana o lasciandovi guidare dalla vostra fantasia.
Ad esempio, disegnate due grandi triangoli per gli occhi e uno piccolo per il naso. Per la bocca un ghigno crudele, magari tracciando una doppia linea a zig-zag, o al contrario una doppia linea intervallata da uno o due denti. Incidete le parti con il coltello, eliminando l’eccedenza e livellando i profili ottenuti. Inserite un lumino dentro la zucca e coprite con la calotta che avrete conservato. Potete ovviamente personalizzare e arricchire la zucca come preferite, con ragnatele, ragni, pipistrelli e altre spaventose decorazioni.
Per chi volesse conservare a lungo il ricordo della magica notte delle streghe, si consiglia di passare sulla parte esterna della zucca un po’ di olio vegetale con un panno morbido una volta alla settimana e lasciarla in un luogo fresco e asciutto.
E' in Italia una zucca da record
In Italia non è certamente difficile trovare una bella zucca: complessivamente nel nostro Paese – come afferma la Coldiretti – sono circa 2.000 gli ettari coltivati, divisi soprattutto tra Lombardia (con circa il 25% della superficie nazionale), Emilia Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana. Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i 900 chili di peso. E’ proprio recente la notizia che a Peccioli, in provincia di Pisa, è stata pesata la zucca più grossa del mondo, prodotta da Stefano Cutrupi, 39enne di Radda in Chianti (SI) con un peso di 1.226 chili!
Beh, a noi ne bastano di molto più piccole. Quindi, tutti all’opera per realizzare la vostra zucca bella da paura. E non dimenticate di mandarci la foto.