La Virtus Inzago si approccia all’ultima giornata del girone d’andata guardando tutti dall’alto dei suoi 31 punti nel Girone D di Prima categoria.
Una vittoria per laurearsi campioni d’inverno
Con una lunghezza di vantaggio sulla diretta inseguitrice Asperiam e una striscia aperta di tre vittorie consecutive, i gialloblù hanno il destino nelle proprie mani: domani, domenica, contro la Libertas Casiratese, l’obiettivo è il bottino pieno per laurearsi ufficialmente campioni d’inverno.
Siamo contenti di quanto fatto fin qui, sarebbe innegabile dire il contrario, ma non siamo assolutamente soddisfatti – ha esordito il centrale difensivo gialloblù Riccardo Bertaglio – Come ci diciamo spesso nello spogliatoio, avere la pancia piena a dicembre sarebbe un errore grossolano. Sappiamo bene che nessuno ha mai vinto un campionato alla sosta di Natale
L’ostacolo di domani è la Libertas Casiratese
L’obiettivo a breve termine è chiarissimo: superare l’ostacolo Casiratese, formazione attualmente ottava con 21 punti, per chiudere il girone davanti a tutti. Ma lo sguardo di Bertaglio e compagni è rivolto ben più lontano:
Inutile nascondersi, noi vogliamo vincere e faremo di tutto per riuscirci – ha chiarito – Abbiamo portato una mentalità diversa, forse, rispetto a quella degli anni passati; la stiamo costruendo giorno dopo giorno e, sebbene non siamo ancora al livello d’eccellenza a cui aspiriamo, i passi in avanti sono evidenti. La squadra allestita dalla società insieme al mister è super competitiva in ogni reparto.
La Virtus Inzago è un gruppo di fratelli prima che di compagni di squadra
Nonostante il grande lavoro fatto in estate, il vero segreto della capolista sembra risiedere nella solidità del legame umano tra i giocatori:
Si è creato un gruppo di fratelli, prima ancora che di compagni di squadra – ha raccontato l’ex Tritium – C’è una voglia costante di spendersi per l’altro, di fare quella corsa in più che, alla lunga, fa la differenza nei momenti cruciali della partita. Questo è il vero riassunto del nostro girone d’andata.
Umiltà la parola d’ordine
Nonostante il primato, la parola d’ordine rimane l’umiltà:
«Non abbiamo ancora fatto nulla, nonostante sia stato fatto tanto – ha concluso – Dobbiamo avere la giusta consapevolezza di quello che stiamo portando in campo, ma anche l’umiltà di continuare a lavorare con quella che definiamo una mentalità operaia. Solo con questo approccio potremo trasformare i nostri sforzi in qualcosa di concreto a fine stagione».