Calcio Seconda Categoria

Valentino Mazzola, se avessi vinto gli scontri diretti? L'analisi della stagione dei granata

La formazione di Cassano d'Adda ha vinto il campionato senza affidarsi ai punti degli scontri diretti, che sono stati il vero punto debole della formazione granata

Valentino Mazzola, se avessi vinto gli scontri diretti? L'analisi della stagione dei granata
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Finisce in trionfo la stagione dello Sporting Valentino Mazzola, la formazione di Cassano d’Adda ha concluso al primo posto il girone R di Seconda Categoria e ritorna in Prima dopo solamente un anno di purgatorio. Un cammino verso la promozione che ha avuto non pochi intoppi, soprattutto nel finale, dove la Nuova Ronchese ha dimostrato essere davvero un osso duro nella sfida a distanza per il primo posto, come testimonia il solo punto di distacco tra le due formazioni al termine del campionato: Mazzola a 63 punti e la compagine di Ronco Briantino a 62.

Ad inizio campionato, la strada sembrava spianata vero la promozione

Ad inizio campionato non sembrava esserci storia per quanto riguarda la lotta promozione, con i cassanesi che avevano iniziato il loro cammino in Seconda Categoria con 8 vittorie ed un pareggio in nove gare, prima di incontrare appunto la Nuova Ronchese, artefice della prima sconfitta dei granata in Seconda Categoria.

Gli scontri diretti sono stati il tallone d'Achille dei granata

Per essere più tranquilli e festeggiare prima la promozione sarebbe stato comodo qualche punto in più dagli scontri diretti, sfide che hanno creato più di qualche grattacapo in casa Mazzola durante questa annata, citiamo la doppia sconfitta in campionato con la Nuova Ronchese (1-0 all’andata e 4-3 al ritorno), la sconfitta dell’andata (1-0) ed il pareggio del ritorno (0-0) con il Colnago (arrivato terzo, che farà la finale playoff con la Nuova Ronchese), la sconfitta nel derby d’andata con la Pierino Ghezzi (3-2 il risultato, con i gialloblu quinti al termine del campionato), ma anche i pareggi per 2-2 e 3-3 nelle sfide con il Vignareal (arrivato quarto); nonostante la promozione sia arrivata comunque, tutti questi punti persi rischiavano di essere fatali per i granata, che hanno dimostrato di deficitare nelle gare più di alta classifica, al contrario di quanto è successo nelle gare “standard” di campionato, dove la Mazzola ha dimostrato di essere una vera e propria schiacciasassi.

La Nuova Ronchese è stata la squadra da battere per i cassanesi

La Nuova Ronchese la possiamo definire l’antitesi della Mazzola, se per i granata la difficoltà negli scontri diretti è stato un vero e proprio macigno da portare sulle spalle, i viola hanno trovato nelle sfide ad alta quota il loro pane quotidiano: come anticipato prima, la formazione di Ronco Briantino ha vinto entrambe le sfide con i granata, ha portato a casa quattro punti dalle sfide con il Colnago, una vittoria ed un pareggio anche nelle gare con la Pierino Ghezzi e ha anche battuto il Vignareal nella gara di ritorno; due squadre completamente opposte sotto questo punto di vista, analisi da cui ne concerne la classica morale in cui la costanza mantenuta per tutta la durata del campionato vince sempre.

Numeri da grande squadra

Passiamo ai numeri realizzativi e difensivi, la Mazzola è stata il terzo miglior attacco del girone con 57 reti realizzate, speciale classifica vinta dalla Nuova Ronchese, che si laurea miglior attacco del raggruppamento con 62 reti all’attivo. È stato un vero e proprio fortino la retroguardia cassanese, che è stata la migliore del girone: 30 gol subiti per una media di uno a partita, seconda la Nuova Ronchese, che di reti ne ha incassate 32.

«L'annata è stata sicuramente positiva – ci racconta Vincenzo Brischetto, direttore sportivo della Mazzola - La ciliegina sulla torta è stata la vittoria dal campionato, non dimentichiamoci che abbiamo fatto un ottimo percorso in Coppa Lombardia dove siamo usciti ai quarti di finale con il Cermenate, siamo soddisfatti e non vediamo l’ora di iniziare la prossima stagione in Prima Categoria».

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