Trezzo, Juniores Tritium rissa, eliminazione e stangata
Mano pesante del Giudice sportivo per i fatti avvenuti al termine del match dei playoff nazionali con il Chisola
Partita sfortunata quella disputata dalla squadra di Trezzo sull'Adda a Vinovo. La Juniores della Tritium è stata eliminata dai playoff ed è stata stangata dal Giudice sportivo per una rissa avvenuta dopo il fischio finale.
Playoff nazionali
Non si è chiuso nel migliore dei modi il cammino nei playoff nazionali della Juniores della Tritium, a Vinovo, sul campo del Chisola, con un giocatore abduano che, a fine gara, ha addirittura preso a pugni un avversario.
I biancazzurri, si presentavano all’appuntamento decisivo contro i piemontesi a pari punti e con identica differenza reti, e potevano solamente vincere per passare il turno, in virtù del minor numero di reti segnate. Missione fallita, purtroppo, con i ragazzi di mister Pizzocchero che hanno pareggiato 2-2, venendo così eliminati senza essere sconfitti.
Rissa dopo la partita
Al fischio finale, però, tra le due squadre si è accesa una rissa iniziata in campo e proseguita fino all’ingresso degli spogliatoi, sedata a fatica dalla terna arbitrale e dai dirigenti, tanto che è stato necessario anche l’intervento di due pattuglie dei Carabinieri.
Un fatto increscioso, che ha logicamente avuto conseguenze pesanti dal punto di vista disciplinare: il giudice sportivo ha usato la mano pesante, infliggendo squalifiche esemplari a 7 calciatori, 3 per la Tritium e 4 per il Chisola.
La stangata
Stangata per un calciatore abduano, fermato per 6 giornate. Così recita il giudice sportivo:
"per avere ingenerato al termine della gara una rissa con i calciatori avversari provocando verbalmente e colpendo un calciatore avversario con spinte e con tre pugni violenti che gli provocavano tumefazioni e fuoriuscita di sangue.
Veniva fermato ed allontanato dai propri compagni di squadra".
Stop di 4 turni, invece, per altri due giocatori della Tritium, ancora il giudice:
"per aver partecipato ad una rissa con i calciatori avversari spingendo e tentando di colpirne numerosi. Uscito dal terreno di gioco colpiva con calci e pugni i bidoni della spazzatura collocati all'ingresso degli spogliatoi. Successivamente protestava con veemenza nei confronti del direttore di gara",
sull'altro invece
"per avere, mentre usciva dal terreno di gioco, al termine della gara discusso e rivolto parole offensive nei confronti di persone collocate fuori il terreno di gioco, avvicinandosi alla rete divisoria, scuotendola con violenza e lanciando una bottiglia di acqua contro le suddette persone.
Il calciatore veniva allontanato solamente grazie all'intervento di dirigenti della società e dell'arbitro".
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