Sonora sconfitta per l'Us Melzo 1908: la capolista San Giorgio Limito prosegue la corsa inarrestabile
La capolista batte senza fatica l'Us Melzo e continua la sua corsa in solitaria
Il San Giorgio Limito è una schiacciasassi, l'Us Melzo 1908 si dimostra troppo "sprecona". Il finale, dunque, non può che essere una sonora sconfitta per i biancazzurri e una brillante vittoria per la capolista di Pioltello.
Sonora sconfitta per l'Us Melzo 1908
Dopo quasi due mesi di stop (ultima gara ufficiale, 11 dicembre) il Melzo è tornato in campo per la prima giornata di ritorno del campionato di Terza Categoria Milano – Girone D. Impegno che era già di per se proibitivo sulla carta, visto che i i biancazzurri hanno dovuto affrontare in trasferta a Pioltello la capolista San Giorgio Limito, con sette assenze tra infortuni e squalifiche (erano out Molgora, De Palma, Lomazzo, Fenani, Idrissi, Lippolis e Nenna).
Ma questo non doveva rappresentare un alibi, come detto anche da mister Grossi. Infatti i primi venti minuti del match hanno visto un Melzo gagliardo capace di mettere in difficoltà i locali che però, alla prima affacciata dalle parti biancazzurre, hanno trovato un calcio di rigore che ha spostato l’inerzia della sfida: gol di Di Cataldo dagli undici metri.
San Giorgio mantiene la leadership
Melzo ha continuato a macinare gioco nell’area avversaria, dove però è venuta a mancare la steccata finale sotto porta. Poco prima dell’intervallo, raddoppio del San Giorgio Limito su azione di calcio d’angolo: la palla veniva allontanata male dalla difesa biancazzurra e per Koci era facile segnare a due passi dal portiere.
Il secondo tempo ha visto la squadra di casa siglare subito la te4rza reta con un gol quasi a porta vuota dopo una bella azione laterale. Crollo morale per il Melzo, che comunque non demordeva creando altre occasioni che però non andavano a buon fine. Nel finale il poker ancora firmato Di Cataldo sempre su rigore.
Lo score finale non lascia dubbi sul merito della vittoria della formazione di Pioltello, anche se resta l'amaro in bocca ai melzesi per una prima parte di incontro condotto in ottima maniera, ma senza concretizzare le occasioni create.