Una corsa d'altri tempi

Sfreccia sulle piste del Sudafrica al volante di una vecchia Cobra degli anni Sessanta

Bella prestazione del vapriese Giacomo Chignoli alla Cape Intenational Six-Hour Endurance Race

Sfreccia sulle piste del Sudafrica al volante di una vecchia Cobra degli anni Sessanta

Buona prestazione per il pilota di Vaprio d’Adda Giacomo Chignoli giunto ottavo al traguardo della Cape Intenational Six-Hour Endurance Race, che è stata disputata domenica 14 dicembre 2025 in Sudafrica.

Al volante di una Cobra

Può ben essere soddisfatto il pilota vapriese (ma originario di Crespi d’Adda) Giacomo Chignoli, che si è ben comportato al volante di una Cobra del Backdraft racing che ha diviso con la collega sudafricana Fabienne Lanz.

Nonostante il driver abduano sia arrivato in Sudafrica all’ultimo momento, dopo essere stato invitato a partecipare alla competizione da un collega, e pur non conoscendo la vettura, si è subito adattato ben figurando in una gara dove era uno dei pochi italiani al via. Tra questi anche Emanuele Pirro, ex pilota di Formula 1 e più volte vincitore della mitica 24 ore di Le Mans.

E’ stato un weekend con una bellissima atmosfera. Il venerdì siamo stati invitati a un cocktail party a casa del premier di Western Town Alan Winde ed è stata l’occasione per conoscere i team e i partecipanti, scambiarsi esperienze con piloti del calibro di Jan Lammers (ex pilota di Formula 1 e della 24 ore di Le Mans) e di Emanuele Pirro che correva con i suoi figli.

ha spiegato Chignoli.

Il sabato Chignoli e gli altri piloti hanno iniziato a fare sul serio. Per il driver vapriese è stato quindi il momento di prendere confidenza con la vettura e il circuito con le prove di qualificazione, che sono state sostenute da Fabienne Lanz che ha ottenuto l’11 tempo in griglia.

La giornata di gara si è aperta con la passerella dei piloti a bordo delle auto di proprietà di possessori di Cobra stradali. Poi il via.

Io sono partito al primo stint. Pian piano ho preso confidenza con la Cobra e mi sono assestato su buoni tempi in maniera costante. Dopo un’ora e venti di gara ho visto che un’auto stava perdendo olio e ho deciso di rientrare ipotizzando l’ingresso in pista di una safety car, cosa che è avvenuta e così abbiamo anche fatto il cambio pilota.

ha spiegato il pilota vapriese

Erano terzi quasi alla fine delle prime tre ore

Una scelta, quella di rientrare, che si è rivelata azzeccata tanto che, a venti minuti dalla fine delle prime tre ore (la gara si disputava su due manche da tre ore), Chignoli e Lanz occupavano il terzo posto. Le seconde tre ore non sono iniziate nel migliore dei modi, con l’auto del vapriese che è rimasto a lungo ai box per alcuni interventi.

Siamo rientrati attardati al 18esimo posto per poi recuperare fino al nono. Con la somma delle due manche alla fine ci siamo piazzati ottavi.

Una posizione che poteva essere anche migliore, forse potevamo arrivare sesti, se non avessi fatto un errore nel finale. E’ stata un’atmosfera davvero bella, dove si sono respirati la passione e un automobilismo da vecchi tempi, cosa che da noi un po’ si è perso.

Lo hanno testimoniato le presenze di Pirro, Lammers e altri campioni, oltre ad altre vecchie glorie presenti ai box, che si sono ritrovati tra amici.

ha concluso Chignoli.

Per il pilota vapriese l’avventura sudafricana potrebbe avere un seguito l’anno prossimo.

Sono in contatto per organizzare una Cobra tutta italiana per una gara da disputare l’anno prossimo in Sudafrica o in Mozambico,

ha annunciato Chignoli che un ultima nota l’ha fatta proprio sull’esperienza al volante di un’auto leggendaria come la Cobra:

E’ stato bello, è una macchina divertente. L’unico problema per me sono state la marce sulla sinistra, cosa a cui non sono abituato.

ha osservato.