Ma ve lo ricordate Alessio Cerci? Presto potrebbe giocare nella Tritium, in Serie D
L'attaccante con un passato in molte squadre di serie A sembra essere a un passo dalla formazione che gioca in riva all'Adda
Alessio Cerci alla Tritium di Trezzo sull'Adda? Non è un acquisto da Football Manager e neppure un sogno di una notte di mezza, o meglio, di fine estate.
L'ex attaccante di serie A in riva all'Adda
Si tratta piuttosto di una voce clamorosa riportata da i nostri colleghi di PrimaBergamo.it, e che ha cominciato a rimbalzare negli ambienti del calciomercato di provincia. Ma c’è di più: pare non sia solo uno spiffero o una boutade, piuttosto una trattativa già ben avviata.
L’esterno romano, classe 1987, potrebbe dunque ripartire dagli abduani in Serie D. Un colpo che, andasse a segno, avrebbe poco da invidiare a quello che realizzò il Sona quando lo scorso anno si regalò l’ex interista Maicon. Non tanto per il valore (non paragonabile) dei due, bensì per un’altra grande firma che potrebbe decidere di ripartire dalla quarta serie. A patto che l’approccio non sia quello di svernare e di sparare le ultime cartucce per ingrassare il conto corrente, bensì la voglia di mettere al servizio di una realtà dilettantistica alcune gocce di quel talento espresso con troppa discontinuità. Perché talvolta rimasto imprigionato tra infortuni e vicissitudini varie.
Un obiettivo concreto per la società
Conoscendo l’estrema concretezza del club biancazzurro, l’obiettivo è tutto fuorché un’operazione mediatica. Cerci, dal canto suo, potrebbe avere in riva all’Adda l’ennesima chance per dare vigore a una carriera di alti e bassi, di vorrei ma non posso, di grandi occasioni costruite e poi mancate. Come quelle con Atalanta e Milan fino alla parentesi spagnola con la casacca dell’Atletico Madrid.
In nerazzurro una comparsata, via Roma, nel 2008/2009 senza lasciare alcun segno tangibile. Non andrà meglio in rossonero (2015/2016) nel vano tentativo di riscattare l’opaca esperienza spagnola. Il vero Cerci, infatti, si ammirò qualche mese prima con la maglia del Torino, tanto che i Colchoneros sborsarono una somma vicina ai 18 milioni per accaparrarselo. Tracce tanto sbiadite da far passare pressoché inosservate le avventure con Fiorentina, Genoa e Verona, così come quelle in cadetteria con Brescia, Pisa e Salernitana, dove lo rivolle il suo vecchio maestro Gianpiero Ventura. Poi sortita nella Serie A turca con l’Ankaraguku fino all’ultimo torneo disputato – con 14 gettoni all’attivo – in C ad Arezzo. Ora altro giro, altra corsa?