Il Città di Segrate vince il ricorso: nessuna irregolarità nella partita contro la Settalese
La società era stata sanzionata per aver schierato in campo un giocatore svincolato. In realtà si è trattato di un errore tecnico e questa settimana il club ha ottenuto giustizia
Si è risolto il mistero della partita giocata da Città di Segrate e Settalese il mese scorso. Il giudice di gara aveva ritenuto il match irregolare e per questo aveva comminato alla società segratese una multa di 150 euro inibendo fino al 15 marzo 2023 il dirigente responsabile, Alessandro Brandini, oltre ad assegnare una vittoria a tavolino ai rivali dei gialloazzurri.
Annullati i provvedimenti presi contro il club di Segrate
Tutto era cominciato il 17 febbraio 2023, quando dalla pubblicazione del comunicato della Lega nazionale dilettanti (Lnd) sulle gare giocate nel fine settimana precedente era trapelata la notizia di una serie di provvedimenti presi contro il Città di Segrate che, secondo l’arbitro, aveva schierato in campo un calciatore non tesserato.
La società aveva risposto negando fermamente quanto accaduto, dicendosi certa che si era trattato di un errore e che per questo avrebbe fatto ricorso.
Restiamo fiduciosi che sia ripristinata la verità dei fatti e confermata la correttezza del nostro operato. Correttezza, e lealtà sportiva, che sono i cardini e l'essenza delle nostra stessa Società.
Il Città di Segrate vince il ricorso
Alla fine i fatti hanno dato ragione al club gialloazzurro che oggi, venerdì 10 marzo, ha annunciato di aver vinto il ricorso e che i provvedimenti presi inizialmente dalla Lnd sono stati ritirati.
Dopo il nostro ricorso, la giustizia sportiva ha annullato tutti i provvedimenti presi nei confronti del Club in relazione alla partita di campionato della prima squadra contro la Settalese, svoltasi il 12 febbraio. Via la sconfitta a tavolino (è stato ripristinato il risultato dell'incontro, 1 – 1), via l'inibizione al nostro dirigente e anche l'ammenda di 150 euro.
Nel corso delle verifiche è stato possibile capire anche cosa ha provocato il disguido all’origine delle sanzioni. Tutto è partito da un errore del sistema informatico del portale della Figc, che ha portato poi a pensare che a indossare la maglia col numero 2 fosse un giocatore non tesserato, quando in realtà si trattava di un calciatore regolarmente in rosa.
Gli accertamenti, però, hanno dato ragione al Segrate, che ha così commentato la notizia:
Pochi dubbi da parte nostra. Anzi, nessuno. Consapevoli di aver agito, come sempre, in maniera corretta, trasparente, lineare. Gli accertamenti successivi al nostro reclamo hanno permesso di ripristinare, e mandare in gol, la giustizia.