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Ex Tritium, Paleari si è preso la porta del Torino: “Sono contentissimo!”

Il portiere classe '92, 13 anni fa protagonista in biancazzurro, si sta imponendo anche in Serie A

Ex Tritium, Paleari si è preso la porta del Torino: “Sono contentissimo!”

C’è anche un po’ di Tritium nella Serie A 2025/26. Merito di Alberto Paleari che, a 33 anni ormai compiuti, sta vivendo il periodo migliore della sua carriera.

Al posto giusto nel momento giusto

Il portiere classe ’92, complice l’infortunio del collega di reparto Israel, si è preso la porta del Torino e ha conquistato tutti a suon di parate. L’ultima prestazione, con tanto di clean sheet nel derby della Mole contro la Juventus, lo ha fatto entrare definitivamente nel cuore dei tifosi granata che, dopo averlo eletto loro beniamino, sperano che possa mantenere i gradi di titolare anche per il resto della stagione. Paleari, nel frattempo, si gode il momento:

Oggi è stata una grande giornata. Sono contentissimo, non ho parole. Me la assaporerò adesso quando andrò a casa dalle bimbe e me la godrò con loro.

Protagonista con la Tritium

Nato a Giussano, cresciuto nel settore giovanile del Milan, Paleari arriva a Trezzo sull’Adda nell’estate del 2012, dopo una stagione da titolare in Serie D con il Pontisola. Alla Tritium debutta tra i professionisti, collezionando 27 presenze in Lega Pro Prima Divisione e ottenendo la salvezza dopo i playout contro il Portogruaro, prima del fallimento societario che costrinse i biancazzurri a ripartire dalla Promozione. La carriera del portiere proseguì alla Virtus Verona, per poi mettersi in luce nel biennio con la Giana Erminio che gli valse la chiamata del Cittadella in Serie B. Nel 2020 arriva la grande occasione della Serie A con il Genoa, ma già nella stagione successiva tornò nel campionato cadetto a Benevento, rimanendo anche dopo la retrocessione in Serie C.

Sembrava la fine del suo cammino ad altissimi livelli, ma nell’estate del 2024 ecco la chance che non ti aspetti: il Torino, per fare da vice a Milinkovic-Savic. Un destino identico a quello di quest’anno, dopo l’acquisto di Israel, erede designato del gigante serbo (finito nel frattempo al Napoli). Eppure il destino poche settimane fa gli ha regalato una nuova e grandissima vetrina, e Paleari non si è fatto trovare impreparato. E chissà che le gerarchie della porta granata non possano essere cambiate definitivamente, nonostante il ritorno dall’infortunio del collega uruguayano.