Cinque sconfitte consecutive hanno fatto scivolare l’Atletico At di Truccazzano al dodicesimo posto del Girone O di Seconda categoria, a un solo punto dalla zona calda dei playout. Un momento difficile per la squadra di mister Stefano Galletti.
La mancanza di esperienza ha penalizzato l’At in queste ultime gare
Il “problema”, a mio avviso, non sono le cinque sconfitte in sé, ma la struttura della nostra rosa – ci spiega il mister della formazione truccazzanese – Siamo una squadra formata al 70% di ragazzi giovani, ragazzi giovani promossi dalla Juniores o riconfermati dalla passata stagione. La società punta sui giovani, e questo ci fa onore, ma inevitabilmente manca l’esperienza.
Anche la sfortuna ha giocato un brutto scherzo
Una mancanza di vittorie che sono anche frutto di episodi sfortunati:
Molte delle ultime partite le abbiamo perse per episodi che non sono affatto frutto di errori tecnici dei giocatori – racconta Galletti – Faccio l’esempio del match col San Giorgio Limito: una punizione da cui è scaturito un autogol e di conseguenza l’1-0 finale: sono casi sfortunati. L’inesperienza è venuta fuori soprattutto in porta. Abbiamo portieri giovani e la mancanza di esperienza ha portato a troppi sbagli. Non incolpo mai i ragazzi, ma il succo è questo.
La qualità della rosa c’è
Galletti, però, non punta il dito sulla qualità della rosa, che a suo avviso è ottima:
Sulla squadra non posso dire nulla di negativo, la squadra è tecnicamente forte. Sanno giocare e la palla gira bene. Il problema è un altro: la concretezza. Noi creiamo tantissimo: arriviamo ad avere sette/otto palle gol a partita prima di riuscire a segnare una sola volta. Ci è mancata una punta pura.
I truccazzanesi hanno attinto dal mercato invernale
L’Ateltico At si è già mosso sul mercato per cercare di colmare queste lacune:
Abbiamo portato a casa altri cinque o sei giocatori, sempre giovani, ventenni, ma con un’esperienza importante in Prima categoria o in Promozione – spiega l’allenatore – E soprattutto, è in arrivo la punta pura di cui parlavo: un ragazzo di vent’anni con ottime prospettive, che ha giocato a buoni livelli. Penso che sia lui che i nuovi innesti ci permetteranno di cambiare marcia.
Il girone di ritorno servirà per invertire il senso di marcia
Nonostante la classifica deficiti, gli obiettivi non sono cambiati un granché e si punta sul girone di ritorno:
Non possiamo e non dobbiamo demoralizzarci – conclude Galletti – La squadra c’è, gira bene. Giochiamo con tutti alla pari. Per i playoff ora è difficile perché le prime due non perdono un colpo, ma noi ci faremo sentire fino all’ultima giornata.