Sport estremo

A due minuti dalla vittoria del triathlon estremo sul vulcano Etna

Un'altra incredibile performance di Giulio Dubbioso, che dopo la Sicilia punta alla sfida più dura di tutte: da Londra a Parigi attraversando la Manica (a nuoto)

A due minuti dalla vittoria del triathlon estremo sul  vulcano Etna

Dal blu profondo del mare di Taormina sino al rosso vivo della cima dell’Etna. Il campione di Pioltello Giulio Dubbioso si è fermato a due minuti dalla medaglia d’oro nel triathlon estremo “Water fire triathlon” che si è disputato sabato in Sicilia.

Impresa sfiorata dal pioltellese Dubbioso

Il classe 1979 ha sfiorato l’impresa affrontando i 3,91 chilometri a nuoto fino a Giardini Naxos, i 181 in bicicletta per raggiungere la frazione di Linguaglossa per poi chiudere la prova con la maratona (42,9 km) sul suolo lavico dell’Etna. Una competizione che ha chiuso in 15 ore, 43 minuti e 48 secondi alle spalle del britannico Sean McFarlane.

Ho avuto un problema meccanico alla bici che mi ha bloccato per quindici minuti… ma pazienza, baratto volentieri questo imprevisto con maggiore fortuna nella Manica

ha commentato Dubbioso. Sì perché il pensiero va già alla prossima impresa titanica che ha puntato: il triathlon estremo più duro al mondo, l’”Arch2Arch”. Si tratta di una competizione che unisce Londra a Parigi, da affrontare tutta di un fiato, percorrendo 140 chilometri di corsa da Londra sino all’Oceano Atlantico, per poi affrontare la traversata delle gelide acque dello Stretto della Manica (il percorso più breve è di 33,7 chilometri ma bisogna tenere conto delle maree che possono deviare la tratta e quindi aumentare la distanza) e infine 291 chilometri da percorrere in bicicletta sino al traguardo di Parigi.

Il mio obiettivo è iscrivermi alla gara e prendervi parte il prossimo anno – ha proseguito il pioltellese – Tra poco partirò per Lanzarote dove affronterò un triathlon organizzato proprio per prepararsi alla “A2A” e consiste in distanze dimezzate da affrontare in 3 giorni, uno per disciplina.

La competizione da Londra a Parigi è l’ostacolo più ostico che abbia affrontato nella sua carriera e un assaggio lo ha già avuto a settembre:

ho fatto una nuotata: 5 ore e un quarto per percorrere mezza Manica, con un percorso variato in più punti per permessi vari sul lungo costa francese, il più duro – ha concluso – Dopo quell’esperienza non ci ho dormito per due giorni: è stato un po’ come affrontare il mostro finale in un videogame.

Una sfida che di sicuro Dubbioso affronterà con la perseveranza e quel pizzico di sana follia che lo hanno sempre contraddistinto e che gli hanno permesso di diventare il primo campione italiano nella storia dell’extreme triathlon.