con l'inizio dell'anno scolastico

Trasporto, pre e post scuola: a Inzago da settembre aumentano tutte le tariffe

La Giunta ha alzato il costo dei servizi. L’assessore: "Si tratta di pochi euro di differenza"

Trasporto, pre e post scuola: a Inzago da settembre aumentano tutte le tariffe
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A settembre i genitori degli alunni che frequentano le scuole di Inzago dovranno essere pronti a sborsare dei soldi in più rispetto al solito per i servizi di trasporto, pre e post scuola.

Aumentato il costo dei servizi

La Giunta ha infatti deliberato l’aumento delle tariffe per l’anno scolastico 2024-2025. Attualmente la pre-accoglienza (dalle 7.30 alle 8) e il prolungamento (dalle 17 alle 17.30) all’infanzia costano ognuno 20 euro mensili (25 per i non residenti); per avere entrambi i servizi si paga 35 euro al mese (5 euro in più per chi non vive a Inzago). Al Villaggio residenziale, la cifra richiesta ai residenti per il doposcuola dalle 16 alle 17 è di 30 euro mensili, che diventa la metà per gli alunni iscritti al servizio bus che frequentano quindi solo dalle 16 alle 16.30.

Alle primarie il pre scuola dalle 7.30 alle 8.30 e il dopo, dalle 16.30 alle 17.30, è di 25 euro ciascuno per gli inzaghesi; per entrambi il costo sale a 40. Per il doposcuola al Villaggio, dalle 16.30 alle 17, vengono chiesti 15 euro al mese (a cui si aggiungono sempre 5 euro in più per i non residenti).

L’Istituto comprensivo ha comunicato in Comune che, a partire dal prossimo anno scolastico 2024-2025, la fascia oraria 16-17 presso la scuola dell’infanzia Mirò tornerà a essere a gestione interna, con il personale della struttura. Di conseguenza, non è più necessario attivare un servizio di prolungamento ad hoc per le scuole del Villaggio con educatori della Koiné cooperativa sociale. Quest’ultima ha richiesto una revisione del corrispettivo di appalto in ragione dell’oggettivo incremento del costo del lavoro e l’Amministrazione ha concordato di suddividerlo spalmandolo in tre tranches del 5% in più, a settembre, a gennaio 2025 e a gennaio 2026.

Gli aumenti sono di 5 euro al mese. Erano necessari per garantire la copertura dei costi del servizio e, comunque, le tariffe restano tra le più basse in zona confrontandole con quelle di altri Comuni

ha spiegato l’assessore alla partita Sabrina Cagnardi.

Stesso discorso per il trasporto scolastico e urbano, in cui restano le fasce differenziate di prezzo in rapporto alla distanza tra luogo di residenza e scuola frequentata (maggiore distanza-minore tariffa e viceversa).

La zona A pagava 200 euro annuali, la B (valida anche per tutti gli alunni che vanno dal paese alle scuole del Villaggio) 180 e la C (da Cascine, Villaggio residenziale e via Sabin ai rispettivi istituti scolastici) 140. Anche in questo caso la decisione della Giunta è stata presa a seguito della richiesta della cooperativa Koinè, che gestisce il servizio di accompagnamento sui bus, di rivedere il corrispettivo e pure questa volta ci saranno le stesse tre tranches di aumenti. In questo caso si passa a 250 euro annui per la zona A, 230 per la B e 200 per la C.

In un’ottica di equità, di contenimento della spesa e bilanciamento delle risorse, si rende necessario aumentare le tariffe degli utenti della scuola secondaria di primo grado che utilizzano le corse del servizio di Trasporto urbano, i quali pagheranno le quote abbonamento direttamente al gestore del servizio. Queste saranno di 220 euro l’anno per l’area A, 200 per la B e 160 per la C

si legge nel documento.

In attesa dell'approvazione e dell'entrata in vigore del nuovo regolamento Isee, è stata confermata una fascia unica per avere diritto all’abbattimento della tariffa del 20% con l’Indicatore della situazione economica equivalente pari o inferiori a 15.458 euro.

Come previsto dal regolamento comunale, per il trasporto sarà applicata una riduzione del 10% nel caso di due o più utenti appartenenti allo stesso nucleo familiare frequentanti contemporaneamente il servizio di trasporto scolastico comunale.

Rinnovando il contratto con la cooperativa, abbiamo dovuto adeguare le tariffe. Si tratta di 30-40 euro in più all’anno, cifre sostenibili e in linea, se non al di sotto, dei costi di mercato

ha concluso Cagnardi.

Commenti
Lorenzo

E cambiare cooperativa e prenderne una più conveniente no vero?? Tanto sono sempre i soliti cittadini a rimetterci

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