L'arte che unisce

Piccoli studenti ucraini e di Cernusco sul Naviglio disegnano insieme, ma a distanza, la pace

Una mostra con le opere realizzate dagli alunni di Kherson il primo giorno di guerra è stato spunto per un interessante lavoro in classe che culminerà sabato 21 ottobre con un incontro (virtuale)

Piccoli studenti ucraini e di Cernusco sul Naviglio disegnano insieme, ma a distanza, la pace
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I colori della pace stanno unendo gli studenti di Cernusco sul Naviglio e quelli dell'Ucraina che stanno conoscendo invece la crudeltà della guerra. Le associazioni Vitaworld e Vitatur, la Scuola d’arte Kherson e l'Amministrazione  presentano “Colors for draw peace”, un progetto che ha come protagonisti i bambini ucraini, che hanno disegnato il loro desiderio più grande in questo momento, la pace, e che nelle scorse settimane ha coinvolto 1.400 studenti cernuschesi.

I disegni del primo giorno di guerra

L’iniziativa terminerà con una grande mostra-evento sabato 21 e domenica 22 ottobre, a cui interverrà, in collegamento, Sasha Romantsova, direttrice esecutiva del Centro delle Libertà Civili di Kyiv e Premio Nobel per la pace 2022.

Il progetto e il tema scelti hanno avuto origine nel primo giorno di guerra che colpì la città ucraina di Kherson, nelle primissime ore della tragica mattinata del 24 febbraio 2022. La direttrice della scuola d’arte Yulia Slipich, già nel pomeriggio dello stesso giorno, avvertì la necessità di intervenire per sostenere i propri alunni nei luoghi dove si trovavano, nei rifugi, nelle cantine, in fuga.

Per diffondere un messaggio di speranza, lanciò loro una sfida, quella di disegnare il mondo di pace che avrebbero voluto.

Le opere dei bambi in giro per l'Italia

Le opere così realizzate sono arrivate in Italia. Dopo le aperture a Torino, il 21 settembre 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, l’esposizione è stata portata in sette luoghi diversi: a Roma alla Camera dei Deputati, nel Parco Archeologico del Colosseo e nella Parrocchia di Santa Chiara, nei tre Musei Civici di Bologna e, nei giorni successivi, a Verona, Trani e Firenze, arrivando così anche a Cernusco.

In città il percorso ha preso il via con le esposizioni e i workshop condotti dall'artista ucraina Yulia Kiselova nelle scuole primarie degli Istituti Comprensivi Margherita Hack e Rita Levi Montalcini dal 9 al 20 ottobre.

Alle scuole cernuschesi è stato lanciato l’appello, invitandole a partecipare al progetto, coinvolgendo i bambini a visitare i disegni e a presentare le loro opere sul tema della pace che hanno realizzato settimana scorsa, per le esposizioni successive, con l'obiettivo di allargare la collaborazione con le realtà ucraine, in particolare nell'ambito culturale e socio educativo.

Dal 9 ottobre la mostra è stata visitata da più di 1400 bambini, mentre i workshop hanno coinvolto più di 400 bambini.

La mostra

La conclusione di questo percorso sarà una mostra aperta alla cittadinanza sabato 21 e domenica 22 ottobre alla Filanda di via Pietro da Cernusco. L’inaugurazione si aprirà con una conferenza in Sala Frigerio alle 10 nella mattina di sabato 21 ottobre, con la partecipazione dei bambini che hanno preso parte al progetto (ucraini in collegamento mentre alunni delle scuole di Cernusco in presenza), dei dirigenti scolastici e degli insegnanti coinvolti, con i saluti e ringraziamenti del sindaco e dell’assessore alla Cooperazione Internazionale Debora Comito e, in collegamento, l'ospite d'onore Sasha Romantsova.

Così ha commentato la direttrice della scuola d'arte di Kherson, Yulia Slipich, ideatrice del progetto:

La mostra nasce con il proposito di farci riflettere su cosa possiamo fare per permettere a tutti i bambini di vivere in un mondo senza guerre e su cosa significhi crescere in un paese libero

Questo è il desiderio più grande dei bambini ucraini partecipanti al progetto "Colomba della pace", portato in sette regioni italiane negli ultimi 30 giorni grazie alle numerose esposizioni "Colors For Draw Peace" con oltre mille disegni esposti.

La colomba rappresenta gli ucraini, sono liberi, volano via e attualmente sono sparsi per tutto il mondo a causa della guerra. Abbiamo portato il messaggio dei nostri bambini e vi facciamo conoscere il loro talento e la loro creatività.

Le ha fatto eco Debora Comito:

Questa mostra rappresenta una grande opportunità per la nostra città ma soprattutto per le nostre scuole, in periodo storico così fragile e sofferente.

Parlare di Pace in un mondo fatto di tante guerre sembra quasi una pura follia, ma invece è importante farlo, è importante riflettere, è importante mantenere vivo il desiderio di raggiungerla e il diritto di averla.

Il valore aggiunto di questo progetto è la grande sensibilità e la inaspettata consapevolezza che i bambini hanno mostrato su questo tema durante i laboratori, un valore che va coltivato, arricchito e soprattutto accompagnato.

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