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Niente soldi per riqualificare la scuola di Cassina de' Pecchi

La Regione Lombardia non ha finanziato il progetto da 16 milioni presentato dall'Amministrazione.

Niente soldi per riqualificare la scuola di Cassina de' Pecchi
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Niente da fare. La Regione Lombardia non ha finanziato il progetto da 16 milioni presentato dall'Amministrazione di Cassina de' Pecchi per riqualificare i plessi scolastici cittadini e creare un vero e proprio campus. Era stato inoltrato nell'ambito del bando "Spazio alla scuola".

Un progetto per trasformare le scuole di Cassina

Gli elaborati presentati per ottenere il finanziamento regionale erano due. Il primo riguardava la riqualificazione del plesso esistente per 7 milioni di euro. L'altro era invece inerente la costruzione di un nuovo edificio di quindici aule, dal costo di 9 milioni. Entrambi i progetti miravano a creare un polo scolastico integrato ai servizi culturali presenti, come la biblioteca, il Piccolo teatro Martesana e gli orti urbani.

I progetti presentati dal Comune risultano rispettivamente al 26esimo e 27esimo posto in graduatoria, rimanendo quindi esclusi dal finanziamento.

"A nostro avviso, partecipare a questo bando è stata comunque una scelta giusta - hanno commentato dalla lista di minoranza Cassina Democratica - Grazie anche a una mozione promossa da tre gruppi di minoranza (Cassina Democratica, Comitato Civico e Uniti per Cassina) iniziativa sostenuta da subito, fuori dal Consiglio Comunale, dal Comitato Bene Comune e votata all'unanimità da tutto il Consiglio Comunale, il nostro Comune è riuscito a entrare nell'elenco dei 49 Comuni ammessi in graduatoria.

La critica verso la Giunta Balconi e la maggioranza, che decide di investire 6 milioni di euro di oneri derivanti dalla riqualificazione dell'area ex Nokia per opere per nulla prioritarie, rimane tutta: l'ingresso in graduatoria di un bando per mezzo di una mozione consiliare delle minoranze, all'interno delle politiche di Regione Lombardia per la ripresa economica, non può e non deve essere il solo mezzo su cui punta una Amministrazione attenta alle esigenze collettive. Oggi, ancora più di ieri, quando ormai siamo nella seconda parte di legislatura, torniamo a chiedere investimenti certi e definiti nei servizi al cittadino e sulle nostre scuole, che allo stato attuale, non saranno riqualificate, ripensando a quei fondi derivanti dall'operazione in Nokia".

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