Niente mensa per le 70 famiglie morose, il Comune fa da mediatore
Per beneficiare del servizio mensa le famiglie dovranno presentare alla società ristoratrice un piano di rateizzazione del debito.
Braccio di ferro tra settanta famiglie morose e la Dussman, l’azienda ristoratrice che attualmente ha in gestione il servizio mensa dalla «Ai nostri caduti» di Trezzo sull'Adda. A mediare, tra le due posizione, c’è l’Amministrazione comunale, che venerdì 30 settembre 2022 è riuscita a trovare un accordo sui piani di rientro proprio con la società coinvolta.
Settanta famiglie non pagano il servizio, niente mensa per i bambini
La scorsa settimana i vertici della Dussman, accertata la morosità di settanta famiglie, avevano puntato i piedi: o pagate o niente pranzo per gli alunni. Una decisione che aveva mandato su tutte le furie i genitori, che hanno chiesto l'intervento dell'Amministrazione comunale.
Queste le parole di uno dei papà:
«Ci chiedono di rifondere il tutto all’istante - aveva protestato - Ma noi non possiamo. Se siamo indietro nei pagamenti ci sarà un motivo. Io sono debitore approssimativamente di 1.200 euro. Mi è arrivata una cartella che comprende anche le spese di recupero, quelle perché è stata avviata la pratica giudiziaria e via dicendo e arrivo a circa 2mila»
Il Comune fa da mediatore: la società approverà un piano di rientro
Venerdì della scorsa settimana, l’Amministrazione ha quindi incontrato i funzionari della Dussman, con i quali è stato concordato che le famiglie che intendono beneficiare del servizio mensa dovranno presentare un piano di rateizzazione del debito approvato dalla stessa società. Questo passaggio sarà propedeutico all’iscrizione al servizio mensa sul portale dedicato, così da potervi accedere nel più breve tempo possibile.
Così il vicesindaco Tiziana Oggioni:
«Scopo del confronto era evitare che gli alunni morosi fossero esclusi dal servizio come indicato dall’operatore - ha spiegato - In questo momento particolarmente difficile è fondamentale essere vicini a chi si trova in situazioni di bisogno. Al contempo dobbiamo garantire equità di trattamento con chi assolve regolarmente ai propri impegni, magari con fatica. L’azione portata avanti dall’Amministrazione ha questo obiettivo: fornire alle famiglie la possibilità di regolarizzare la propria posizione per accedere al servizio e sostenere, come sempre, chi è in difficoltà».