Scuola

Niente bar al Bellisario di Inzago, Comune e Città metropolitana in disaccordo

Il presidente del Consiglio d’istituto chiede di definire una volta per tutte le competenze degli enti

Niente bar al Bellisario di Inzago, Comune e Città metropolitana in disaccordo
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L’obiettivo è migliorare sempre più la scuola superiore di Inzago e offrire un chiosco per il ristoro di chi la frequenta anche in orari serali. Ma, a distanza di oltre un anno, ancora non ci sono risposte certe.

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La richiesta sembrerebbe semplice: avere un bar all’Istituto Bellisario. E sarebbe anche già stata individuata la zona, davanti all’ingresso, che potrebbe ospitare un chiosco. Ma il condizionale è d’obbligo: da tempo gli infruttuosi confronti tra Città metropolitana (che ha la competenza per la gestione delle scuole superiori) e il Comune (proprietario dei terreni dati in concessione all’ex Provincia) non hanno risolto niente. E non soltanto in merito a questa recente richiesta, ma andando a ritroso fino all’accordo siglato nel 1999 che, per l’Amministrazione, non è stato rispettato in toto.

Come ha spiegato il presidente del Consiglio d’istituto Marco Canali:

L’ala nuova c’è da ormai quindici anni, ma è ancora classificata come un cantiere aperto. Dall’anno scorso sono stati aggiunti tre nuovi indirizzi di studi, tra cui quello sportivo, e attorno all’edificio gravitano circa 700 studenti. Per loro avere un bar è un’esigenza. Invece gli enti ci snobbano.

Sul piatto ci sono diverse idee:

Per molti sarebbe un vantaggio potersi fermare al pomeriggio, ma ovviamente tornano a casa a mangiare. Lo stesso vale per chi frequenta il serale e arriva dopo il lavoro: potrebbe cenare prima delle lezione anziché arrangiarsi alla bell'e meglio. L’Amministrazione potrebbe mettere una recinzione e rendere l’area verde con il chiosco fruibile anche alla popolazione. Per fare qualsiasi cosa, però, è necessario che Comune e Città metropolitana si siedano a un tavolo e risolvano le questioni rimaste in sospeso chiarendo bene le competenze di ciascuno.

A distanza di oltre un anno dalla proposta, non è ancora arrivata nessuna risposta.

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