Insetti nei piatti nella mensa scolastica di Cologno Monzese, genitori infuriati
In programma per lunedì 24 febbraio un faccia a faccia tra famiglie istituzioni e azienda concessionaria per i necessari chiarimenti dopo alcuni episodi
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Insetti nel piatto, ma non stiamo parlando di fonti alternative di proteine. In settimana un alunno di Cologno Monzese ha trovato nel suo piatto una forficula auricularia, meglio nota come tagliaforbice. A fine gennaio, invece, un altro insetto era stato rinvenuto nella pasta e ceci in una differente scuola elementare: ad accorgersi era stato il personale che stava servendo in mensa.
Insetti nei piatti, ma non solo...
Due episodi, segnalati e finiti agli atti, ai quali però (almeno sentendo alcuni genitori) se ne sarebbero sommati anche altri. Pare che tra i corpi estranei nelle pietanze alcuni bambini si siano imbattuti pure in capelli, peli e in un’unghia finta.
Non è quindi difficile ipotizzare che l’incontro previsto per lunedì 24 febbraio nel pomeriggio, a cui parteciperanno i referenti di Vivenda (società che gestisce il servizio di refezione scolastica), i rappresentanti dei genitori e le istituzioni scolastiche, possa diventare particolarmente caldo.
In settimana sembrava alle porte l’avvio di una sorta di sciopero della mensa su iniziativa di alcune famiglie, che si erano dette pronte a consegnare ai figli il pranzo al sacco. Un’ipotesi poi non concretizzatasi, almeno per ora.
"Episodi spiacevoli, ma niente allarmismi"
Così l’assessore alla Pubblica istruzione Alessandro Del Corno:
La forbice mercoledì è stata trovata nei cavolfiori, che non sono surgelati, ma freschi. Su un quantitativo totale di 350 chilogrammi di prodotto può scappare un insetto, anche se naturalmente non dovrebbe accadere.
Del Corno ha voluto poi lanciare un appello alle famiglie, affinché non si crei un clima di allarmismo.
Agli uffici comunali non sono giunte all’attenzione particolari problematiche sulla qualità del servizio di refezione. A breve renderemo noti i risultati della customer satisfation e si noterà come i questionari abbiano registrato una situazione sicuramente di tranquillità.
A spingere all’organizzazione del «faccia a faccia» è stato l’episodio avvenuto mercoledì. A seguito di quello di gennaio, invece, Vivenda aveva espresso tutto il suo rammarico.