Proteste tra i banchi

I genitori degli studenti della Martesana scrivono al Governo: "Riaprite le scuole medie"

La componente genitori di diciotto Consigli d'istituto dell'hinterland milanese chiedono il ripristino della didattica in presenza.

I genitori degli studenti della Martesana scrivono al Governo: "Riaprite le scuole medie"
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Diciotto Consigli d'istituto e dieci Comitati genitori dell'hinterland milanese hanno scritto una lettera per chiedere la ripresa delle lezioni in presenza per le seconde e terze delle scuole medie. La missiva è stata inoltrata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

"Riaprite le scuole medie: basta Dad"

"Una grave lesione dei diritti fondamentali dei ragazzi". Così definiscono la decisione di proseguire con la didattica a distanza nelle seconde e nelle terze medie la componente genitori dei Consigli d'istituto dell'hinterland milanese. Diciotto diverse scuole hanno deciso di mettere nero su bianco le loro richieste al Governo e alla Regione. Sono i Comprensivi di di Cernusco Sul Naviglio, Cologno Monzese, Mediglia, Melzo, Paullo, Peschiera Borromeo, Pioltello, Pozzuolo Martesana, Rodano, Segrate, Settala, Truccazzano, Vignate e Vimodrone. La richiesta è chiara: tornare a fare lezione in presenza.

Il caso particolare delle scuole di provincia

Nella lettera i firmatari fanno menzione a due sentenze del Tar (il 13 gennaio in Lombardia e il 15 gennaio in Emilia Romagna) che definiscono illegittima l'imposizione della didattica a distanza giustificata dal rischio di assembramenti sui mezzi pubblici e sottolineano come la scelta "comprima in maniera eccessiva il diritto dei ragazzi a frequentare di persona la scuola". La missiva va però oltre ed entra nel caso specifico dei Comprensivi dei piccoli Comuni di provincia.

"La maggior parte dei ragazzi di seconda e terza media si reca a scuola a piedi o in bici, in auto nel caso dei pochi che si trovano più distanti dai plessi - hanno specificato i firmatari - Questa condizione è ancora più evidente nelle nostre scuole, vista la brevità dei tragitti. A volte nemmeno è possibile utilizzare i mezzi pubblici per incompatibilità di orari e tratte".

"Le scuole sono un luogo sicuro"

"La scuola rappresenta oggi un luogo sicuro per i ragazzi e per il loro futuro - prosegue la nota - sia sotto il profilo dell’emergenza, essendo le aule scolastiche i luoghi dove sono meglio garantite le misure di prevenzione, il distanziamento ed il tracciamento dei casi sia sotto il profilo della loro educazione cui tutti noi adulti siamo chiamati: la scuola rappresenta il luogo dove i ragazzi possono trovare quel minimo interscambio personale necessario perché essi possano sentirsi sostenuti e confortati nell’attuale difficile momento e perché possa in loro essere mantenuta viva la fiamma dell’interesse ad una vera e completa istruzione, capace un domani di tenerli lontani dallo spettro della dispersione scolastica arrivata oggi ai massimi storici"

 

 

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