Gli studenti dell'Università di Bergamo a lezione all'Infanzia e alla Primaria Ungaretti di Melzo
Una ventina di studenti di Scienze dell'educazione primaria all'elementare Ungaretti e alla materna Fratelli cervi
Studenti dell'università tornano a lezione tra le aule della scuola dell'infanzia e i banchi della primaria. Non è una regressione, ma l'esito di un progetto di tutoraggio promosso dall'Università di Bergamo - corso di Scienze della Formazione primaria in collaborazione con l'Istituto comprensivo Ungaretti di Melzo.
Studenti universitari in visita a Melzo
Un progetto che va avanti da circa dieci anni e che vede la collaborazione tra i docenti dell'Ic Ungaretti, la dirigente Stefania Strignano e i corsisti dell'università orobica. In passato si trattava di incontri online in cui il personale melzese raccontava attività e metodologie della Apple Distinguished School, un unicum a livello di istituti pubblici meritevole di approfondimento da parte dei futuri insegnanti in formazione.
Quest'anno, invece, si è deciso di permettere agli studenti di toccare con mano la realtà dell'Ungaretti. Una ventina di corsisti lunedì e martedì sono stati ospitati alla scuola dell'infanzia Fratelli Cervi e alla scuola primaria di piazza Vistarini, per vedere con i propri occhi spazi e attività didattiche di una normale giornata scolastica melzese.
La formazione dei docenti
Ad accompagnare gli studenti universitari nel percorso di visita Emilia Cremonesi, consulente e referente per la formazione (ex docente dell'Ungaretti in pensione da settembre) e Francesca Testa, animatrice digitale e vicepreside.
In particolare gli studenti orobici hanno potuto toccare con mano la didattica digitale promossa all'interno dell'Istituto Ungaretti che non cancella o sostituisce la "didattica tradizionale", ma che diventa uno strumento in più per gli studenti di tutti gli ordini e gradi. Le due referenti melzesi hanno posto l'accento su come la formazione digitale degli insegnanti sia ancora carente nel nostro ordinamento degli studi, anche universitario, un vulnus da sanare specialmente se si considera che le indicazioni ministeriali spingono sempre più verso una didattica che permette agli allievi di acquisire competenze digitali e verso la valorizzazione delle materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).
Non solo digitale
Un altro aspetto su cui è stata focalizzata l'attenzione per gli universitari è stata la metodologia di approccio degli insegnanti nei confronti degli studenti, esemplificata anche dall'arredamento scelto per esempio alla primaria: niente cattedre, banchi cooperativi e un approccio metodologico forte che abbina alle competenze digitali anche particolari attenzioni in ambito pedagogico.
È stato un incontro estremamente stimolante, sia dal punto di vista accademico che da quello professionale! La possibilità che ci è stata data di visitare realtà che funzionano credo sia preziosissima e motivante, soprattutto per chi non ha la fortuna di vivere questo tipo di "fare scuola".
ha commentato una delle studentesse orobiche.