Fine della scuola anticipata per le elezioni? Lite tra preside e assessore alla Scuola
A Cernusco ul Naviglio un post di Nico Acampora ha mandato su tutte le furie il dirigente scolastico.
Polemica di fine anno scolastico a Cernusco sul Naviglio tra il dirigente scolastico del Comprensivo Margherita Hack Claudio Mereghetti e l'assessore alla Scuola Nico Acampora. Oggetto del contendere è quando dovrà suonare l'ultima campanella.
Lite a Cernusco sull'ultimo giorno di scuola
La premessa è che l'indicazione del prefetto è che i plessi sede di voto siano messi a disposizione dal venerdì precedente la tornata elettorale. Le Amministrative e i referendum si terranno domenica 12 giugno 2022, mentre l'ultimo giorno di scuola è fissato per l'8 giugno, un mercoledì. Nessun problema in teoria, senonché il 28 aprile dal Municipio era arrivata una richiesta di avere liberi gli edifici già dal mercoledì pomeriggio.
Ciò avrebbe voluto dire accorciare la giornata di scuola (che per le Primarie finisce alle 16.30) e affrettare lo sgombero e la pulizia degli ambienti. Insomma un disagio. Tuttavia il preside ha chiesto il parere del Collegio docenti e del Consiglio d'Istituto dove non sono mancate le lamentele, soprattutto nella componente genitori. Alla fine però, è passata a maggioranza l'ipotesi di assecondare la richiesta del Municipio.
A cose fatte è arrivata la rettifica: Villa Greppi chiedeva di avere gli spazi non più da mercoledì, ma dal giovedì mattina. Sempre disagio, ma minore. Ma ormai era stato deliberato l'anticipo e occorrerà attendere una nuova riunione del Consiglio d'istituto (attesa per mercoledì 25 maggio) per annullare la decisione precedente.
A mandare su tutte le furie Mereghetti è però stato un successivo post di Acampora su Facebook.
"A fronte del dialogo diretto con le famiglie si comunica che il Comune di Cernusco ha richiesto la disponibilità dei plessi scolastici per le elezioni a partire dal giovedi 9 giugno in modo tale da poter garantire il naturale termine delle scuole previsto per mercoledì 8 alle ore16.30, senza arrecare quindi alcun disagio alle famiglie... e al contempo consentire ai bambini alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze di vivere pienamente l'ultimo giorno di scuola", ha scritto.
A detta del dirigente il messaggio che passerebbe è che a creare il disagio alle famiglie sia stata la scuola e non il Comune, la quale non si preoccuperebbe di far vivere pienamente l'ultimo giorno di lezione. E a salvare la situazione sia intervenuta l'Amministrazione grazie al proprio filo diretto di ascolto con i genitori. Così Mereghetti ha perso la pazienza e ha scritto una lunga e piccata comunicazione alle famiglie per far loro sapere come stanno le cose dal suo punto di vista.