A Truccazzano lo scuolabus diventa a pagamento, mamme e papà infuriati
Il servizio, che era gratuito, costerà 250 euro all'anno ad alunno per tutti

Lo scuolabus di Truccazzano diventa a pagamento e monta la protesta dei genitori.
Scuolabus a pagamento, raccolta firme di mamme e papà
L’Amministrazione ha infatti stabilito che dal prossimo anno scolastico il trasporto non sarà più gratuito, ma come tutti i servizi a domanda individuale, chi ne usufruisce dovrà farsi carico di pagare la propria quota per coprirne i costi. Una scelta che però non è piaciuta a tante mamme e papà che hanno organizzato una raccolta firme per chiede agli amministratori di tornare sui loro passi:
Il servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle frazioni e dei paesi limitrofi è stato erogato gratuitamente fino all’anno scolastico 2024/2025;
Tale servizio rappresenta un elemento essenziale per garantire il diritto allo studio, in particolare alle famiglie residenti in zone prive di istituti scolastici;
L’eventuale introduzione di un contributo economico per tale servizio può costituire un onere gravoso per molte famiglie, in un contesto già segnato da difficoltà economiche;
La scuola rappresenta un presidio di uguaglianza e accesso alle pari opportunità, e il servizio di trasporto è parte integrante di questo principio
La richiesta all'Amministrazione
Di qui una serie di richieste agli amministratori:
Chiediamo che l’Amministrazione revochi o riveda il provvedimento che prevede il passaggio da gratuito a pagamento del servizio di trasporto scolastico; valuti forme alternative di sostegno, come contributi proporzionali al reddito, esenzioni totali o parziali per le famiglie in difficoltà, o soluzioni partecipative; coinvolga i cittadini attraverso un’assemblea pubblica, prima di prendere decisioni che impattano direttamente sulla comunità scolastica.
Con la presente petizione, i cittadini firmatari esprimono la loro contrarietà alla nuova misura e chiedono un ripensamento nell’interesse dei minori, delle famiglie e della coesione sociale del territorio
Interrogazione della minoranza
Visto il polverone sollevato Vincenzo Barretta (gruppo misto) della minoranza ha presentato un'interrogazione da discutere in Consiglio:
Quella del trasporto scolastico per gli anni a venire è solo l’ultima di una lunga serie di misure che stanno appesantendo in modo insostenibile i bilanci familiari. Aumenti a catena – Irpef, mensa scolastica, servizi a domanda individuale – che appaiono come il frutto di scelte politiche e amministrative sbagliate, non di contingenze inevitabili.
In tutto ciò, colpisce anche la modalità con cui è stata concepita questa nuova tariffa per il trasporto scolastico. È un servizio a domanda individuale, è vero, ma è anche un servizio che incide in modo profondo sull’esercizio concreto del diritto allo studio, specie nelle frazioni dove le distanze dalle scuole sono significative.
E allora ci si chiede: perché non modulare le tariffe in base all’Isee, come Costituzione Italiana, buon senso e giustizia sociale vorrebbero? Perché non prevedere un sistema progressivo che tenga conto delle condizioni economiche delle famiglie, anziché applicare indistintamente una tariffa fissa, uguale per tutti. Perché non prevedere una soglia di esenzione per le famiglie con redditi particolarmente bassi?
Il “regalo estivo” che questa Giunta ha confezionato per le famiglie di Truccazzano – dopo il “regalo natalizio” delle ultime festività con un bilancio di previsione all'insegna degli aumenti consistenti e generalizzati. Questa non è altro che l’ennesima conferma di una visione miope, scollegata dai bisogni reali della comunità.