A Cernusco sul Naviglio una sfilata di moda. Studenti nei panni degli stilisti e dei modelli
Gli allievi hanno mostrato le loro realizzazioni tra gli applausi del pubblico

I giardini di Villa Greppi a Cernusco sul Naviglio si sono trasformati sabato 31 maggio 2025 in una passerella a cielo aperto per accogliere gli studenti dell’Argentia - Ipsia Majorana di via Volta che hanno sfilato davanti a oltre cento spettatori indossando abiti progettati e realizzati da loro. Tra il pubblico anche Raffaella Podreider, nipote della stilista e attivista Rosa Genoni.
Una sfilata di moda e impegno civile
La sfilata, intitolata “Una nessuna e centomila donne”, ha cucito insieme moda e impegno civile, incentrando il lavoro di circa cinquanta ragazze e ragazzi del corso di moda sul tema dell'emancipazione femminile.
La musa ispiratrice che ha guidato il progetto è stata la figura di Rosa Genoni, figura di rilievo nel movimento femminista e pacifista del primo novecento. Le aspiranti stiliste, nonché modelle per un giorno, hanno sfilato su una passerella che si sviluppava intorno a tre sedie rosse, forte simbolo contro la violenza sulle donne.
Le parole d’orgoglio del preside
Nicola Ferrara, preside dell’Ipsia Majorana ha commentato la sfilata con queste parole:
E' stato un lavoro di squadra che ha coinvolto non solo competenze tecniche, ma anche quelle culturali. Siamo stati supportati a livello organizzativo dal Comune di Cernusco che è stato veramente fantastico. Abbiamo anche incontrato l'associazione “amici di Rosa Genoni”, dove ci sono i discendenti diretti della stilista, quindi gli studenti hanno anche riletto la storia del costume e della società italiana di quel periodo. Siamo molto contenti e orgogliosi di avere realizzato un progetto che unisce il “fare” con l'educazione alla cittadinanza.
Dall’idea al confezionamento dell’abito
Una delle studentesse, Melissa Verdirame, ha raccontato l’esperienza vissuta lavorando alla realizzazione del suo abito, scelto anche come immagine per un segnalibro in ricordo dell’evento:
L’idea è nata dall’incontro con la nipote di Rosa Genoni e di come il pensiero della stilista fosse legato all’emancipazione femminile. Per il mio vestito mi sono ispirata al suo tanagra, un abito molto leggero, fatto di veli, che sottolinea la bellezza e la leggerezza della donna in tutte le sue forme. Mi sembrava fondamentale al giorno d’oggi mettere in risalto la figura della donna.
Le parole di Raffaella Podreider
Durante i saluti finali, Raffaella Podreider, con voce tremante, ha dichiarato:
Sono commossa e onorata. Avete fatto un lavoro bellissimo, gli abiti sono stupendi e le ragazze e i ragazzi sono meravigliosi.






