Nonostante la pioggia, molti cittadini si sono radunati oggi, venerdì 31 ottobre 2025, a Cernusco sul Naviglio per un presidio in difesa della Sanità pubblica, esprimendo un netto “no” alla sua privatizzazione. L’iniziativa ha visto la partecipazione di residenti preoccupati e di rappresentanti di diversi Sportelli salute del territorio, tutti uniti dalla medesima denuncia: il sistema sanitario lombardo sta mostrando gravi crepe, con conseguenze dirette sulla salute dei cittadini.
“Carenza dei medici e tempi d’attesa eccessivi”
I numerosi interventi durante la manifestazione hanno evidenziato le crescenti difficoltà nel trovare risposte adeguate ai problemi di salute. Particolarmente sentita è stata la testimonianza dei volontari degli sportelli Salute di Cernusco, Locate, San Giuliano e Inzago, che hanno confermato il loro impegno nel supportare i cittadini nei ricorsi contro le inadempienze dell’Asst e della Regione.
Tra le problematiche più urgenti sollevate, spiccano:
- Carenza di medici di base e personale ospedaliero: una situazione che si traduce in un sovraccarico per il personale esistente e in una riduzione dell’accessibilità ai servizi.
- Tempi d’attesa insostenibili: visite ed esami prescritti dai medici di base vengono spesso fissati dopo mesi, con agende chiuse e prenotazioni che costringono i pazienti a spostarsi fuori dal proprio territorio.
- Mancata presa in carico: la difficoltà per i pazienti di essere seguiti in modo continuativo e integrato dalle strutture sanitarie.
“Pericolosa deriva verso la privatizzazione”
La preoccupazione principale espressa dai partecipanti è l’ulteriore spinta verso la privatizzazione della Sanità. Una recente richiesta della Giunta Regionale, che invita le Asst e gli ospedali pubblici a mettere a disposizione le proprie strutture per erogare prestazioni in convenzione con assicurazioni, mutue e sistemi di welfare aziendale, è vista come un passo pericoloso.
Questa decisione, si teme, avrà conseguenze disastrose, in particolare per i ceti popolari, gli anziani e i soggetti più fragili. Le proiezioni indicano un’accentuazione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure, un aumento delle spese sanitarie per le famiglie o, peggio, la rinuncia alle cure (come già accaduto a 5,8 milioni di persone nel 2024), e una “fuga” del personale sanitario, demotivato da condizioni salariali e lavorative non dignitose.
Da Cernusco a Melegnano
La mobilitazione, hanno annunciato gli organizzatori, non si ferma qui e proseguirà anche a Melegnano. Durante il presidio è stato inoltre lanciato un appello ai sindaci affinché intervengano, in quanto responsabili della tutela della salute dei cittadini, nelle assemblee e nelle conferenze dei sindaci dell’Asst e presso la Regione, per ottenere risposte concrete ai bisogni di salute dei territori.
Per chi avesse bisogno di supporto e informazioni, lo Sportello Salute di Cernusco è aperto il martedì, dalle 10 alle 12, in Via Fatebenefratelli n. 9.
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