Psicomotricità e intervento neuropsicomotorio. Di cosa si tratta?

Psicomotricità e intervento neuropsicomotorio. Di cosa si tratta?
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“inciampa spesso, è un po’ goffo. Fatica a vestirsi e allacciarsi le scarpe”
“passa da un gioco all’altro, fatica a portare a termine”
“è poco preciso nei disegni, nelle attività manipolative”
“non rispetta le regole, si oppone e fatica a gestire la rabbia”

Sono frasi che genitori o insegnanti si ritrovano a condividere nell’osservazione dei bambini nel contesto scolastico o casalingo. A chi può rivolgersi un genitore che si accorge o a cui vengono segnalati comportamenti atipici o ritardi nello sviluppo psicomotorio? Conosciamo meglio la figura del terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.

Chi è il Terapista della Neuropsicomotricità

Il terapista della neuro psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) è un operatore sanitario dell’area della riabilitazione che svolge interventi diretti alla prevenzione, alla valutazione funzionale e alla riabilitazione dei pazienti in età evolutiva che presentano disturbi dello sviluppo, avendo come obiettivo primario la promozione di uno sviluppo equilibrato e armonico del bambino nella sua globalità. Il tnpee collabora con equipe multidisciplinari formati dagli operatori sanitari della riabilitazione, dal neuropsichiatra infantile, dallo psicologo e dai professionisti dell’area pediatrica e pedagogica.

L'intervento: educativo - preventivo e riabilitativo

L’intervento neuropsicomotorio prende in considerazione il bambino nella sua globalità e il suo obiettivo principale è quello di integrare in maniera armonica gli aspetti motori, funzionali, affettivi, relazionali e cognitivi. Si rivolge ai bambini in età evolutiva ( 0- 18 anni).

Il Terapista della neuropsicomotricità pertanto svolge:

  • Attività di educazione - prevenzione: mira a prevenire ed evidenziare eventuali problematiche latenti e a rischio e favorisce, attraverso il lavoro di gruppo, lo sviluppo del soggetto nella sua totalità e interdipendenza fra agire, pensare, comunicare, sentire e percepire. Al centro della pratica psicomotoria vi è l’attività ludica. Il gioco non è un semplice strumento per raggiungere gli altri obiettivi ma è un obiettivo in sé. È nel gioco che il bambino si esprime pienamente attraverso il movimento: giocando vive la tonicità del proprio corpo, che non è considerato solo dal punto di vista motorio ma soprattutto come mezzo di comunicazione privilegiato con il quale la persona esprime il proprio stato d’animo, le proprie emozioni, si relaziona con l’altro;
  • Attività di abilitazione: interviene sullo sviluppo di funzioni non ancora acquisite favorendo l’emergere delle abilità di motricità, comunicazione, interazione e relazioni per garantire la partecipazione del soggetto;
  • Attività di riabilitazione: interviene nel recupero delle funzioni che per ragioni lesive o patologiche sono state ridotte o compromesse. Svolge attività terapeutica per disabilità neuromotorie, neurpsicomotorie, neuropsicologiche.

Attività educative e preventive sono svolte in collaborazione con asili nido, scuole dell’infanzia e primaria; attività di abilitazione e riabilitazione sono svolte con la collaborazione dell’equipe multidisciplinare all’interno della quale il terapista collabora alla valutazione e all’elaborazione del progetto riabilitativo. Nella presa in carico non può mancare la collaborazione con la famiglia con la quale vengono condivisi obiettivi e strategie per una presa in carico globale.

Quando rivolgersi ad un terapista della neuropsicomotricità e di quali disturbi si occupa?

Quando ci si accorge di un ritardo nelle tappe neuro psicomotorie o di fronte a comportamenti atipici ci si può rivolgere al terapista della neuro e psicomotricità.

Il Terapista della neuropsicomotricità dopo un colloquio iniziale con i genitori per la raccolta anamnestica dei dati che riguardano lo sviluppo del bambino effettuerà una valutazione delle varie aree di sviluppo attraverso l’osservazione del gioco spontaneo del bambino e somministrazione di vari test per poter rilevare punti di forza e fragilità. Dopo l’osservazione verrà condiviso il progetto riabilitativo con i genitori e prenderà avvio la terapia neuro psicomotoria all’interno di un setting strutturato che utilizza come strumento principale l’attività ludica.

Le aree di competenza del sono quella motoria, neuropsicologica e relazionale quindi disturbi dello spettro autistico, disprassia, disgrafia, disturbi oppositivo- provocatori, difficoltà emotive, ritardi psicomotori, disturbo dell’attenzione, sindromi genetiche.

Dott.ssa Laura Pansera – Terapista della Neuropsicomotricità dell’età evolutiva – Centro Il Girasole Milano

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