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Perché dovresti usare una VPN su una rete Wi-Fi pubblica

Molte persone per necessità sono costrette a utilizzare una rete Wi-Fi pubblica: basti pensare alle nostre vacanze all’estero. Utilizzare una rete Wi-Fi pubblica, però, ci espone a molti rischi e pericoli. Non dobbiamo farci ingannare dal fatto che stiamo utilizzando una connessione internet gratis: le insidie sono dietro l’angolo. Ecco perché usare una VPN

Perché dovresti usare una VPN su una rete Wi-Fi pubblica
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Quando viaggiamo al di fuori dell’Italia diventiamo dipendenti dai Wi-Fi offerti da vari soggetti: hotel, ristoranti, treni e aeroporti. Il costo di internet all’estero tramite rete dati potrebbe essere molto alto e pochi megabyte potrebbero costare una fortuna. Ecco perché il primo Wi-Fi libero sembra un’ancora di salvezza per inviare qualche messaggio, fare qualche scroll sui social e leggere le ultime mail.

Tuttavia questa operazione, che potrebbe sembrarci molto banale, nasconde alcuni risvolti da tenere in considerazione. Sulla rete di nostra proprietà, che in genere è protetta da password, è attiva una qualche tipo di crittografia e misura di sicurezza. Possiamo sapere per certo, poi, chi vi è attualmente connesso: tutti i dispositivi estranei possono infatti essere bannati. Ciò non avviene con le reti pubbliche, utilizzate ogni giorno potenzialmente da migliaia di persone. 

Le reti più pericolose sono infatti quelle che permettono la connessione contemporanea di numerosi dispositivi appartenenti ad altrettante persone. Avendo il Wi-Fi in comune qualsiasi utente con un minimo di conoscenza informatica potrebbe spiare la nostra sessione di navigazione, se non addirittura rubare i dati inseriti. 

Questo accade perché non tutte le reti pubbliche sono dotate degli appositi dispositivi di protezione che dovrebbero invece essere generalizzati. Ma vediamo nel concreto quali sono i rischi di navigare su una rete Wi-Fi pubblica e perché scaricare una VPN.

Navigare su reti pubbliche: quali sono le strategie degli hacker?

I modi per bucare una connessione Wi-Fi e tutti i sistemi di protezione dei dispositivi ad essa associati sono molteplici. Alcuni sono decisamente subdoli, in quanto l’utente non saprà mai di essere diventato il bersaglio di hacker. Tutto infatti dipende da qual è lo scopo dei criminali informatici. Molti sono semplicemente interessati a rubare i dati personali e, di conseguenza, accedere a informazioni e conti bancari. 

In questi casi ci si accorge subito che qualcosa non va. In altre circostanze, invece, la truffa può anche non venire mai scoperta. Alcuni hacker utilizzano i computer di malcapitati come hub per coordinare grandi attacchi. Non disponendo di device con potenza di elaborazione adatta, questi soggetti “rubano” la capacità di elaborazione di tanti piccoli PC disseminati per il mondo. Naturalmente lo scopo è quello di non far scoprire l’intrusione: ecco perché il malcapitato non saprà di essere una vittima. 

La stessa cosa avviene quando lo scopo è quello di clonare l’identità. Per rendere funzionale l’identità falsa, c’è bisogno che il malcapitato non si accorga della duplicazione. Ecco perché è buona norma controllare periodicamente su Google se sono state create identità parallele a nostro nome.

Le strategie degli hacker per penetrare nei nostri computer sono molteplici. Per ora ci limitiamo ad esaminarne due: lo sniffing e lo spoofing. La prima strategia prevede che l’hacker rintracci alcuni punti deboli nel processo di trasmissioni dati e ne approfitti per capire qualche informazione “di passaggio”. Questo può accadere quando la rete Wi-Fi pubblica non è protetta da sistemi di crittografia.

La strategia dello spoofing, invece, prevede che si crei una finta rete pubblica (magari con un nome del tutto simile a quella originale) per far abboccare tutti gli utenti che vi si connettono. Essendo una connessione fraudolenta, l’hacker ha accesso a ogni informazione visualizzata o scambiata.

Il ruolo delle VPN

Ma qual è il ruolo delle VPN nella protezione della sessione di navigazione? Le VPN creano una rete virtuale parallela. Questa permette di far circolare le informazioni in modo anonimo e crittografato. Solo così si potrà essere sicuri che lo scambio di dati con il server avvenga nella più totale tranquillità. Le migliori VPN, in genere, prevedono il pagamento di un canone mensile molto ridotto. I costi sono necessari per mantenere l’infrastruttura. Esistono infatti VPN gratuite, ma queste hanno molte limitazioni (in primis la velocità) e pongono gli stessi problemi di privacy che cerchiamo di evitare.

Ecco perché una VPN dovrebbe essere utilizzata sia da smartphone che da PC ogni qual volta che ci si collega a internet, specialmente da Wi-Fi pubblici che – come abbiamo detto – spesso non rispettano i più elementari standard di sicurezza. Proteggere la nostra identità digitale e il nostro lavoro svolto su internet, quindi, ha il costo di un paio di caffè al mese.

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