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L’ortodonzia estetica cura l’aspetto cosmetico del sorriso

Il dottor Antonio Taroni, odontoiatra e specialista in ortognatodonzia presso lo Studio dentistico del professor Fabio Colombelli

L’ortodonzia estetica cura l’aspetto cosmetico del sorriso
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Fino a qualche anno fa l’ortodonzia interessava principalmente i ragazzi e gli apparecchi per i denti erano sinonimo di disagio per tanti bambini. Ora non è più così. Fortunatamente. Sempre più persone, anche in età adulta,  sono interessate al proprio sorriso, e non solo per ragioni funzionali. Del resto anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce il benessere come parte integrante della salute dando valore anche all’aspetto psicoemozionale, nel quale rientra l’immagine di sé.

Ecco quindi che accanto all’ortodonzia funzionale, si è sviluppata la branca dell’ortodonzia estetica, che cura l’aspetto cosmetico del nostro sorriso.

«L’ortodonzia estetica si occupa del miglioramento dell’allineamento dentario e dell’estetica del paziente quando ci sono problemi di malocclusione», spiega il dottor Antonio Taroni, odontoiatra e specialista in ortognatodonzia presso lo Studio dentistico del professor Fabio Colombelli.

Una specialità che conta sempre più pazienti negli ultimi anni: «L’incidenza dei pazienti che non accettano l’estetica del loro sorriso è molto alta – sottolinea il dottor Taroni – Si aggira sull’80 per cento dei pazienti. Il caso più comune è l’incisivo anteriore ruotato o inclinato in avanti o indietro».

L’ortodonzia estetica coinvolge quindi l’immagine che ogni persona ha di se stessa.

«Proprio come nel caso della medicina e della chirurgia estetica, non tutti devono necessariamente modificare la loro dentatura, tutto dipende da come viene percepito e vissuto il disallineamento. E’ una questione di benessere», precisa lo specialista.

Facile dunque immaginare che gli interventi più frequenti riguardano la parte anteriore della dentatura: «Ci occupiamo per la maggior parte dei casi della cosiddetta “area del sorriso”», spiega il dottor Taroni.

Quali sono gli strumenti impiegati per migliorare il sorriso del paziente?

«Oggi possiamo scegliere fra i tradizionali “attacchi”, detti “bracket”, oppure i più moderni allineatori trasparenti, che migliorano l’estetica del sorriso in modo invisibile», spiega il dottor Taroni.

E’ una terapia dolorosa o fastidiosa? Quanto dura?

«Con gli allineatori trasparenti il comfort è decisamente maggiore rispetto ai tradizionali attacchi, che possono essere più fastidiosi, poiché gli attacchi e gli archi ortodontici possono provocare piccole ulcerazioni che guariscono poi in pochi giorni.. Gli allineatori consentono inoltre un’igiene orale domiciliare ottimale, in quanto possono essere rimossi – precisa l’odontoiatra – Quanto alla durata della terapia, varia da caso a caso: nei casi più semplici si possono ottenere risultati nel giro di quattro o sei mesi, in altri casi serve più tempo. Determinante è poi la compliance del paziente: più il paziente segue scrupolosamente le indicazioni terapeutiche, maggiore e più veloce è il miglioramento. Gli allineatori infatti vanno tenuti costantemente, giorno e notte, per circa 22 ore. Possono essere rimossi soltanto ai pasti».

Il risultato è duraturo?

«Anche in questo caso dipende soprattutto dal paziente: se si sottopone regolarmente alle sedute di controllo semestrale per valutare la stabilità del risultato e mantiene un’ottimale igiene del cavo orale, possiamo garantire un risultato decisamente duraturo».

Come si sceglie la tecnica da applicare?

«Prima cosa serve una valutazione scrupolosa delle condizioni di salute generali del paziente – spiega il dottore – Una volta stabilita la diagnosi si ricorre spesso alla digitalizzazione, mediante la quale è possibile previsualizzare il risultato raggiungibile prima di iniziare la terapia».

Chi prevalentemente richiede interventi di ortodonzia estetica?

«Un tempo ricorrevano all’ortodonzia prevalentemente i bambini e gli adolescenti – precisa il dottor Taroni – Oggi, grazie anche agli allineatori invisibili, sono sempre più spesso persone adulte a voler migliorare il proprio sorriso, anche fino ai 65-70 anni».

Il risultato è legato all’età?

«Se il difetto è soltanto dentale si possono ottenere ottimi risultati a qualunque età – spiega il dottore – Se però il problema coinvolge anche strutture ossee i risultati migliori si ottengono nel paziente in crescita, mentre nell’adulto è a volte necessario un intervento di chirurgia maxillo facciale prima di sottoporsi alla terapia ortodontica».

Quanto costa migliorare esteticamente il proprio sorriso?

«Tutto dipende dalla situazione di partenza, dall’entità del disallineamento. Non è possibile a priori indicare una cifra”, conclude lo specialista».

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