Implantologia a carico immediato in tempo di Covid-19 negli Studi Mezzena
Il dottor Cavellini: “Eseguiamo anche le riabilitazioni più complesse restituendo il sorriso ai pazienti entro le 48 ore dalla chirurgia”
Implantologia a carico immediato in tutta sicurezza negli Studi Mezzena. I pazienti degli studi dentistici diretti dal dottor Paolantonio Cavellini possono stare tranquilli perché tutti i trattamenti previsti dal loro percorso terapeutico vengono prestati nel rigido rispetto delle norme anti covid.
Sicurezza anti Covid-19 e implantologia a carico immediato, ma non solo
"In questa fase di recrudescenza della pandemia e in attesa che tutti siano vaccinati, gli Studi Mezzena rafforzano ulteriormente i protocolli di sicurezza", spiega il dottor Cavellini. "La gestione del rischio biologico è sempre stata massima in passato, come lo è oggi. Da tempo, inoltre, abbiamo implementato le misure già adottate con procedure che contribuiscono ad una maggiore sanificazione degli ambienti. Prima dell'appuntamento chiediamo informazioni telefonicamente e una volta in studio sottoponiamo pazienti e accompagnatori a questionari più completi". Solo fatto questo ha luogo la visita, o il trattamento di riabilitazione. "Nei nostri studi - conclude il dottor Cavellini - operiamo in ogni ambito dell'odontoiatria anche se a essere più richiesti sono i trattamenti di implantologia a carico immediato".
Lavorare sulle cause batteriche
Il dottor Paoloantonio Cavellini conferma che negli Studi Mezzena l’esperienza in implantologia a carico immediato è di alto profilo. "Grazie alle innovative tecniche implantologiche - precisa il dottore - è possibile portare a termine anche le riabilitazioni più complesse". Si lavora prima sulle cause batteriche con la cosiddetta terapia causale, poi si pianificano le modalità d'intervento. Ma cosa innesca la caduta dei denti?
Parodontite e carie
"La causa delle principali patologie odontostomatologiche è di origine batterica", spiega il dottor Cavellini. "I batteri, infatti, hanno la possibilità di proliferare più velocemente all’interno del cavo orale dove trovano umidità costante e una temperatura di circa 37 gradi. Anche la predisposizione genetica può favorire l'insorgenza di carie e parodontite cronica, le due patologie che provocano la caduta dei denti. La carenza di difese immunitarie specifiche (anticorpi), trasmesse geneticamente e che stanno nella saliva e ci proteggono dai batteri che creano entrambe le patologie (Carie e Parodontite), favorisce lo sviluppo di queste problematiche a livello famigliare".
Terapia causale
Prima di procedere con la riabilitazione è dunque necessario rimuovere le cause che hanno portato il paziente a sviluppare parodontite e carie. Per farlo si attuano i protocolli di Terapia causale consistenti in accurate sedute di igiene in studio per la rimozione della causa batterica. Durante i trattamenti si insegnano al paziente le corrette manovre di igiene orale a casa abbinandole a consigli sulle abitudini comportamentali più opportune. "La terapia causale - spiega il dottor Cavellini - si esegue una volta sola nella vita e, in base alla situazione, può protrarsi da un minimo di due fino a un massimo di sei sedute. Tra le buone abitudini che introduce c’è anche quella di obbligare i pazienti a recarsi dal dentista per controlli di igiene regolari, al fine di garantire la più lunga durata del lavoro del dentista".
La riabilitazione
Rimossa la causa batterica, si pianifica la riabilitazione. "Dopo aver effettuato un attento studio del caso utilizzando tutti gli strumenti diagnostici per immagini più evoluti (status RX, T.A.C. e Digital Smile Design), si pianificano le modalità di riabilitazione. Quando il recupero dei denti naturali non è più possibile il dentista può decidere di procedere al ripristino degli elementi dentari attraverso l’implantologia a carico immediato portando a termine un solo atto chirurgico. Entro 48 ore da quest'ultimo, che può comportare anche la riabilitazione di intere arcate, il paziente riceve le protesi provvisorie avvitate agli impianti posizionati poco prima dal dentista".
Implantologia a carico immediato post-estrattiva flapless in sicurezza
Il successo di questi trattamenti è dovuto al ricorso all'implantologia a carico immediato con tecnica post-estrattiva flapless. "È la tecnica più avanzata e rivoluzionaria dell’implantologia moderna", spiega il dentista. "La adotto in tutte le riabilitazioni implantoprotesiche singole, multiple o totali con migliaia di casi risolti con successo". Consiste nel protesizzare l’impianto endosseo entro le 48 ore dal posizionamento. "In questo modo il paziente può riacquistare estetica e funzione in tempi rapidissimi rispetto alle tecniche implantari precedenti, che necessitavano dai 3 ai 6 mesi di guarigione. Un tempo che si allungava fino a 12 mesi e oltre, se si dovevano effettuare prima estrazioni dentali".
Perché è detta flapless?
"Flapless è un termine inglese e significa senza lembo. In sostanza l'atto chirurgico avviene senza uso di bisturi né sutura, cioè senza esporre la cresta ossea. Durante l'operazione si effettuano sia il posizionamento degli impianti che le eventuali estrazioni dentarie. In questo modo si limitano i disagi per il paziente e prevengono complicanze postoperatorie dovute a tecniche chirurgiche più invasive. Un vantaggio soprattutto per coloro che assumono farmaci che interferiscono con la coagulazione sanguigna".
Il posizionamento della protesi fissa provvisoria o definitiva
Entro 48 ore dal posizionamento degli impianti nella bocca da riabilitare, il paziente riceve la protesi fissa. "E' una protesi provvisoria o fissa in base alle soluzioni protesiche scelte che viene avvitata subito agli impianti in titanio", spiega il direttore degli Studi Mezzena. "Entro le 48 ore dall'atto chirurgico, dunque, il paziente recupera estetica e funzionalità della bocca".
Implantologia a carico immediato, cosa accade dopo?
"Si programmano sedute di controllo della placca batterica prima, durante e dopo la terapia. Grazie a esse il paziente può godersi la riabilitazione estetico funzionale per il resto della vita senza incorrere in disastrose recidive che porterebbero a danni peggiori di quelli iniziali".
Il caso risolto dal team del dottor Cavellini
Prima del trattamento
Il sorriso 48 ore dopo la chirurgia
Paziente maschio di anni 50 soggetto ad una parodontite cronica aggressiva (piorrea). Risulta avere il 100% degli elementi di entrambe le arcate dentarie compromessi da un severo riassorbimento osseo orizzontale. Inoltre presenta una grave compromissione estetica e funzionale. Dopo averlo sottoposto a terapia causale (igienizzazione profonda e settoriale con insegnamento di tecniche di mantenimento di igiene domiciliare) abbiamo visionato e studiato lo status radiografico. Analizzata inoltre la Tac Cone Beam e i modelli studio, effettuata un’analisi fotografica digitale (Digital Smile Design) e confrontate le foto storiche e preoperatorie del paziente e raccolti tutti i dati dento–facciali e funzionali. Fatto questo abbiamo pianificato un trattamento per risolvere il problema a lungo termine conseguendo la perfetta riabilitazione del paziente.
Riabilitazione e appuntamenti di controllo
Il paziente, dopo aver compreso e accettato il piano di cure, viene sottoposto alla riabilitazione chirurgica implanto-protesica. In un unica mattinata sono stati estratti i denti ormai irrimediabilmente compromessi di entrambe le arcate, sono stati inseriti gli impianti (le radici artificiali) al loro posto. Raggiunta la stabilità primaria delle radici artificiali, è stata eseguita l’impronta, rilevate le relazioni occlusali e, due giorni dopo, sono state consegnate le protesi totali fisse avvitate sugli impianti. Per concludere vengono programmati gli appuntamenti periodici di controllo e gestione della causa batterica per mantenere la riabilitazione effettuata per tutta la vita.