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Gestione patrimoniale: di cosa si tratta e come funziona

Gestione patrimoniale: di cosa si tratta e come funziona
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La gestione patrimoniale è una soluzione a cui può ricorrere chi desidera investire una parte dei propri risparmi facendo affidamento sulla professionalità di intermediari esperti.

Nello specifico, si tratta di un mandato, conferito dal cliente all’intermediario, che autorizza quest’ultimo a gestire, letteralmente, il patrimonio dell’investitore attraverso la compravendita di titoli azionari, obbligazionari o altri strumenti di investimento. Da parte sua, il cliente può discutere le singole scelte con il proprio consulente, ridefinire gli obiettivi e uscire dall’investimento quando vuole. Inoltre, ha la possibilità di aumentare poco alla volta il capitale investito ricorrendo a strumenti come il PAC Moneyfarm, un Piano di Accumulo Capitale flessibile e privo di costi di caricamento.

Naturalmente, l’intermediario deve adottare un comportamento etico ed effettuare scelte che siano in linea con il profilo di rischio dell’investitore e con i suoi obiettivi finanziari. Andiamo ad approfondire l’argomento.

Come funziona la gestione patrimoniale

Quando si ricorre alla gestione patrimoniale, si autorizza l’intermediario a gestire in modo autonomo il capitale destinato agli investimenti.

Prima di iniziare, l’investitore deve, in genere, rispondere a una serie di domande, utili per effettuare una corretta profilazione, valutare il livello di rischio, definire l’arco temporale e gli obiettivi che intende raggiungere. Questo passaggio può prevedere la somministrazione di questionari e può includere comunicazioni dirette con gli intermediari e i consulenti finanziari. Terminata la profilazione, l’investitore viene assistito per individuare le soluzioni di investimento più in linea con le sue possibilità e aspettative.

I passaggi successivi consistono nella sottoscrizione del mandato e nel versamento del capitale. Fatto questo, l’intermediario comincia immediatamente il suo lavoro, creando e gestendo un portafoglio di investimento adeguato e diversificato.

Tipologie di gestione patrimoniale

Esistono tre diversi tipi di gestione patrimoniale:

  • la prima, denominata GPM, acronimo di Gestione Patrimoniale Mobiliare, prevede l’investimento del capitale in strumenti finanziari come i bond, le azioni, i derivati e gli Exchange Traded Funds;
  • la seconda, definita GPF (Gestione Patrimoniale in Fondi) prevede esclusivamente l’inserimento nel portafoglio di quote di fondi comuni di investimento;
  • la terza, ossia la Gestione Mista, permette all’intermediario di inserire nel portafoglio del cliente tanto le quote dei fondi quanto obbligazioni, ETF e altri strumenti finanziari.

Dall’ammontare del capitale alla durata del mandato: cosa c’è da sapere

Sebbene possano esistere differenze anche rilevanti da un intermediario a un altro, in linea generale l’investitore può iniziare con la somma di cui dispone, anche se piuttosto contenuta. Inoltre, come anticipato nell’introduzione, ha l’opportunità, nel corso del tempo, di effettuare versamenti successivi, anche periodici, magari ricorrendo al supporto di un PAC.

Così come l’ammontare del capitale, anche la durata del mandato, direttamente correlata all’orizzonte temporale dell’investimento, è variabile e può essere più o meno lunga a seconda degli obiettivi stabiliti, delle esigenze finanziarie e del livello di rischio. In genere, chi opta per la gestione patrimoniale lo fa nell’ottica di un investimento a lungo termine; ciononostante, esiste la possibilità di uscire dall’investimento in qualsiasi momento, senza pagare penali e ottenendo la somma spettante.

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