Sponsorizzato

Carie e parodontite possono provocare la caduta dei denti: ecco come recuperare il sorriso in 48 ore

Il dottor Paolo Cavellini degli studi Mezzena fa il punto sui progressi dell'implantologia a carico immediato

Carie e parodontite possono provocare  la caduta dei denti: ecco come recuperare il sorriso in 48 ore
Pubblicato:
Aggiornato:

Il dottor Paolantonio Cavellini, Medico Chirurgo Odontoiatra, dal 1992 ad oggi dirige gli Studi Dentistici «Vito e Nadia Mezzena», centri di odontoiatria avanzata, con diverse sedi sul territorio lombardo. Dopo una lunga formazione in Parodontologia, Implantologia e Protesi dentaria portata a termine con i maggiori esperti internazionali, dal 2008 frequenta corsi di aggiornamento di «Advancing Dentistry» presso il Kois Center di Seattle USA, centro di eccellenza mondiale in riabilitazioni dento-facciali, fisse ed implanto-protesiche.
Presso lo stesso centro nel 2012 ottiene il titolo di «Graduate» e di «Prosthodontist Recognised Specialist» e nel 2015 quello di «Mentor» ed è membro del «Kois Center Alumni». Nella pratica professionale il dottor Cavellini si dedica a riabilitazioni implantari e dento-protesiche.

Al dottor Paoloantonio Cavellini degli Studi Mezzena chiediamo cos’è il mal di denti e come si riabilita una bocca che è stata colpita da carie o parodontite al punto da perdere uno o più elementi dentari.

Dottor Cavellini, cosa sono mal di denti, carie e parodontite?

«Solitamente si presenta sotto forma di sensibilità dentali: sensazione di dolore alla masticazione, fastidi al caldo/freddo, al dolce/salato. Si manifesta sotto forma di piccole fitte dentali, penetranti e circoscritte. La carie è causata da batteri che danneggiano le strutture dentali. Altri tipi di batteri causano, invece, infiammazione gengivale con rossori e sanguinamenti. Successivamente alla gengivite, se non curata, insorge la malattia parodontale o parodontite cronica che, a differenza delle carie, dà segni clinici (rossore e sanguinamento gengivale). Purtroppo capita che il paziente non li segnali perché non prova dolore fino alla fase terminale della patologia quando i denti sono irrimediabilmente compromessi per la eccessiva perdita ossea che porta alla mobilità dentale (piorrea)».

La gengivite e la malattia parodontale colpiscono il parodonto?

«Sì. Il parodonto è l’apparato di supporto dentale costituito da gengiva e osso che ospitano e sorreggono le radici dentali. La gengivite è il primo campanello d’allarme della patologia: per diagnosticarla vanno ricercati il colore “rosso” delle gengive e il sanguinamento. La parodontite è la malattia del parodonto, quando viene interessato oltre alla gengiva l’osso sottostante con progressivo riassorbimento del supporto dentale e conseguente mobilità dei denti fino alla perdita».

 

Deve essere una patologia preoccupante... Ma si può guarire?

«Tutte queste problematiche, possono essere risolte in vari modi, a seconda del trattamento scelto. Noi degli Studi Mezzena consigliamo sempre di sottoporsi prima a Terapia Causale per agire sui batteri. Sono questi, infatti, i veri responsabili delle patologie orali e quindi del dolore ai denti e delle infiammazioni gengivali».

Cos’è la Terapia causale?

«La terapia causale è la base della soluzione dei problemi di tutti i pazienti, perché permette, dopo le visite e gli esami diagnostici, di comprendere, curare e gestire le cause del danno che nel nostro campo è prettamente batterico. Si effettua prima di ogni altro trattamento e ha il duplice scopo di rimuovere placca batterica e tartaro sopra e sotto-gengivale (ci pensa l’odontoiatra/igienista durante le sedute in ambulatorio), nonché di insegnare al paziente le manovre di igiene orale per la rimozione quotidiana della placca. La terapia si svolge in un numero di sedute che varia da un minimo di 2 fino a un massimo di 6. Salvo casi particolari hanno frequenza settimanale».

Può essere utile ricorrere alla devitalizzazione prima della riabilitazione?

«Senza dubbio sì. Quando la sensibilità dentale è arrivata al punto che il dolore ai denti diventa ingestibile e spontaneo, probabilmente la parte vitale del dente è stata danneggiata in modo irreversibile.
Per devitalizzare un dente servono un paio di sedute. Il risultato ottenuto è quello di salvare il dente interessato e ad eliminare definitivamente il dolore».

Carie e parodontite: praticata la terapia causale e devitalizzati i denti da salvare si passa alla riabilitazione?

«La devitalizzazione può essere uno dei trattamenti indispensabili per mettere i denti colpiti da carie o parodontite nelle condizioni di accogliere al meglio un intervento di riabilitazione protesica. Qualora, invece, gli elementi dentari interessati siano irrimediabilmente compromessi vengono sostituiti tramite la metodica a carico immediato.
Prima del trattamento si effettuano, oltre ai trattamenti citati, anche valutazione dei supporti diagnostici radiografici (status RX, T.A.C. cone beam, digital smile design) nonché dei modelli studio del caso. Tutto ciò può permettere di riabilitare la bocca in un unico atto chirurgico con tecnica flapless (senza bisturi). Durante la seduta si estraggono i denti non recuperabili e si posizionano gli impianti in titanio. Entro le successive 48 ore avverrà la consegna e l'avvitamento delle protesi fisse sugli impianti stessi. Da oltre dieci anni utilizziamo questa tecnica innovativa per risolvere anche le situazioni più complesse restituendo al paziente il proprio sorriso più naturale presto e bene».

Cosa significa flapless?

«L’implantologia flapless (detta anche trans-mucosa) è una tecnica odontoiatrica innovativa, che ha come obiettivo quello di ridurre i traumi e le tempistiche di riabilitazione del paziente. La tecnica flapless riduce enormemente i disagi, i rischi di complicanze chirurgiche e l’impianto viene inserito senza sollevare il lembo gengivale, per questo risulta molto meno invasiva di altre procedure implantologiche. Nessun taglio o punto di sutura, minori tempi di recupero, denti fissi in poche ore».

Dottore, quanto dura un impianto dentale?

«L’impianto dentale, così come i denti naturali, dovrebbe durare tutta la vita, talvolta però questo non avviene a causa dei batteri che possono provocare la perimplantite, patologia molto simile alla parodontite di cui abbiamo appena parlato. Per fare durare il più a lungo possibile il lavoro del dentista è indispensabile effettuare sedute periodiche di controllo e igiene orale dal dentista che intercetterà così sul nascere ogni eventuale segno della i malattia».

1. foto iniziale
Foto 1 di 2

Il sorriso prima della riabilitazione

2. foto a 48h
Foto 2 di 2

Il sorriso della stessa paziente a 48 ore dalla chirurgia

QUI LE FOTO DEL CASO

Carie e parodontite: l’implantologia carico immediato è alla portata di tutti?

«Fino a pochi anni fa, difficilmente persone quasi totalmente prive di elementi dentari, avrebbero potuto coronare il sogno di recuperare sorriso e funzionalità della bocca così rapidamente. Oggi, invece, con tecniche e materiali di qualità elevata questo tipo di riabilitazione è disponibile a un prezzo alla portata di ogni portafoglio».

Per concludere, dottore, come possiamo sintetizzare in una frase gli ultimi straordinari progressi in campo implantologico?

«In 48 ore cambi la qualità di vita e torni a sorridere».

Per informazioni

Per informazioni e viste il dottor Cavellini e il suo team ricevono gli interessati presso gli Studi Mezzena. Sedi a Treviglio, Concesio, Orzinuovi e Pessano Con Bornago.

 

Seguici sui nostri canali