“ABC… Design - L'alfabeto del design in 25 icone (e qualcuna in più)” in mostra dal 16 al 24 aprile
Se vi piace il Fuorisalone, il municipio 8 è tappa imperdibile: nella cornice del suo scenografico showroom di viale Espinasse 99, la Cooperativa Di Mano in Mano presenta la mostra mercato “ABC… Design” una rassegna delle principali icone di design dagli anni ‘50 agli anni ‘80 del Novecento.
“L’alfabeto” presentato da Di Mano in Mano è l’ABC con cui è stata scritta la storia di un arredare moderno. Le opere esposte sono diventate nel tempo vere e proprie rappresentazioni simboliche di ciò che significa “design” nell’immaginario collettivo: per architetti e progettisti tanto quanto per amatori e appassionati.
Di Mano in Mano, Milano e la Design Week
L’esposizione che Di Mano in Mano dedica al Design si inserisce all’interno della lunghissima lista di iniziative che animano Milano durante la Design Week. La “settimana del design”, come saprete, è l’evento degli eventi, forse più importante della Fashion Week, sicuramente il più popolare dato che con qualche accredito, la giusta conoscenza e soprattutto la pazienza di attendere in fila per ore è possibile recarsi in quasi tutti gli spazi espositivi dedicati al “Salone”.
In un frenetico “sgomitare” tra aziende più o meno conosciute viene da chiedersi: da dove viene tutto questo hype che ogni anno travolge il capoluogo lombardo? Perché ci piace così tanto il design? Cosa c’è, nel design, capace di smuovere un pubblico così variegato, fatto di generazioni, professionalità e nazionalità così diverse?
Proviamo a spiegarlo attraverso l’identikit di alcuni degli oggetti presenti alla mostra firmata Di Mano in Mano. E siccome non basterebbero né una pagina di giornale né tutte le lettere dell’alfabeto, ci proviamo con le prime quattro: un ABC…D come Design di alcuni dei pezzi più rappresentativi di questo affascinante mondo.
ABC...D come…
“A” come Arco - La Lampada Arco, progettata nel 1962 dai fratelli Castiglioni per Flos, è la regina delle icone di design, un progetto che sublima la concreta necessità di ottimizzazione degli spazi in un oggetto dall’estetica armoniosa ed eterea.
Tutto in Arco è pensato per essere funzionale: il materiale della base è il marmo, scelto non solo per la sua gradevolezza estetica, ma anche per il suo peso specifico in grado di bilanciare la lampada con un minore ingombro.L’arco mobile è costituito da tre componenti che possono scorrere l’uno dentro l’altro consentendo varie regolazioni di lunghezza.
Così pensata la lampada permette di illuminare punti diversi della stanza perché non è vincolata ad un sistema fisso di illuminazione a sospensione. Essa permette anche una totale navigabilità della stanza e dell’oggetto illuminato (sotto all’arco, infatti, ci si può tranquillamente camminare).
“B” come BOCCA - Il sofà più “cult” di tutti i tempi è quello prodotto da Gufram e realizzato dagli architetti dello Studio 65 nel 1970. Il divano Bocca si ispira ad un ritratto surrealista dell’attrice hollywoodiana Mae West firmato da Dalì in persona, nel quale diversi elementi d’arredo concorrono a rappresentare il volto “monroeniano” della star. Bocca è l’emblema del design come estrema sintesi tra bellezza e funzionalità, ed è ancora oggi protagonista tanto di copertine patinate quanto di progetti di interior design.
Pensate che Bocca ha decorato le scenografie di tour mondiali di star quali Beyoncé, Kylie Minogue e Katy Perry, ma anche di set fotografici con dive quali Elsa Schiaparelli, Claudia Cardinale e Heidi Klum. Ma Bocca è talmente bella che “parla da sola”: è essa stessa soggetto fotografico, corteggiata dai fotografi più noti, quali Richard Avedon e David LaChapelle.
“C” come CICOGNINO - Il Design suscita emozioni. Uno tra gli esempi più romantici è “Cicognino”, un tavolino a forma di cicogna capace di sciogliere anche i cuori più aridi. Il riconoscibilissimo Cicognino, disegnato da Franco Albini per Cassina nel 1958 ha linee essenziali e raffinate facilmente combinabili con altri stili di arredo, risultato dello sforzo creativo del designer di creare un modello ideale di tavolo che rispetti i criteri di funzionalità, estetica, riconoscibilità.
L’estremo minimalismo e la sua forma ludica e memorabile sono capaci di conferire un immediato senso di comfort e familiarità agli interni che lo ospitano.
“D” come D-70 - Il D-70 è un divano letto progettato da Osvaldo Borsani nel 1954 e prodotto dalla neonata Tecno, azienda fondata da Osvaldo stesso e il fratello Fulgenzio, con lo scopo di trasformare l’azienda familiare da artigianale a industriale.
Il D-70 è l'esempio lampante di cosa voglia dire per un designer realizzare un oggetto che sia contemporaneamente elegante nella forma, di qualità nei materiali e industriale nella produzione (in serie).
L’idea geniale del progetto di Borsani è quella di sfruttare il meccanismo e l’architettura del divano come elementi visivi di grande impatto, di fatto condensando funzione e forma come solo i grandi nomi del design sanno fare.
Il Design ci piace perché è bello (ma non solo)
Arco, Bocca, Cicognino e D-70 sono solo quattro delle oltre 25 opere che trovate ad “ABC…Design” che da sole bastano per capire come mai ci piaccia così tanto il design, termine spesso usato riduttivamente come sinonimo di “prodotto industrialmente”
Pur essendo molto diversi tra loro, gli oggetti di design si assomigliano perché condividono alcuni concetti, di cui sono portatori: funzionalità che non sacrifica l’estetica e viceversa, qualità e contaminazioni con il mondo artigianale, riconoscibilità e poi si, certamente, la produzione in serie.
In estrema analisi il design ci piace perché racconta di un Bello con un alfabeto che tutti capiamo e che ci rende la vita più facile, oltre che molto, ma molto, più piacevole.
Icone in mostra
Nelle fitte agende di chi partecipa alla Design Week, vale la pena fissare un detour anche ad “ABC… Design”, per riprendere contatto con le radici e l’essenza di una storia che non smette mai di evolversi ed è, oggi, più intricata che mai.
“ABC… Design - L'alfabeto del design in 25 icone” dal 16 al 24 aprile presso la Cooperativa Di Mano in Mano di viale Espinasse 99, Milano.
Lunedì dalle 15.00 alle 19.00. Dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00.
N.B. L’evento è a ingresso libero e senza necessità di registrazione
02 33 400 800