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La parto analgesia all'ospedale di Melzo: la gestione automatica del dolore durante il travaglio

Le donne partorienti possono gestire con un pulsante la somministrazione dell'anestetico in base all'andamento del dolore

La parto analgesia all'ospedale di Melzo: la gestione automatica del dolore durante il travaglio
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Spesso si è portati a vedere nell’anestesista il medico che si occupa solo di sala chirurgica e operazioni. Ovviamente non è così. I campi di attività di questi specialisti sono molteplici e, tra i tanti, vi è anche la gestione del dolore nella partoriente. Un settore in cui all'ospedale di  Melzo hanno fatto grandi passi avanti in termini tecnologici e di proposte per le donne assistite.

La gestione del dolore nella partoriente

"Tra la varie tecnologie che abbiamo portato al Santa Maria delle Stelle da ottobre a questa parte, vi è la somministrazione controllata dell’anestetico durante il travaglio attraverso il sistema delle pompe PCEA - ha spiegato il primario del reparto Matteo Subert - Si tratta di una pompa epidurale che, durante la fase del travagli attivo, permette direttamente alla partoriente di somministrare l’antidolorifico in tutta sicurezza in base alla propria percezione del dolore".

L'auto somministrazione controllata

Il medico procede con l’applicazione della pompa e con la programmazione dei livelli di somministrazione, seguendo un protocollo che è stato studiato e programmato sulla pompa in base alla letteratura scientifica. E’ la partoriente stessa, con la supervisione del personale, a "schiacciare il bottone" senza la necessità di avere in presenza l’anestesista.

"Questo permette di ottimizzare i tempi, rende più pianificabile la terapia del dolore durante il parto e permette allo specialista di gestire la stratificazione di emergenze che durante l’attività si possono presentare - ha aggiunto Subert - Il personale è stato formato sulla procedura operativa e, in caso di necessità, l’assistenza dell’anestesista è sempre garantita. Il nostro protocollo, tra l’altro, è lo stesso che viene applicato in altre strutture, come per esempio il Buzzi di Milano. Ci permette di lavorare con maggior tranquillità, ma soprattutto incrementa la soddisfazione della partoriente che può approcciarsi al travaglio in maniera più serena e controllata. Tra l’altro, i dati dei primi mesi di utilizzo ci indicano che questa tipologia di partoanalgesia riduce l’incidenza di cesareo per difficoltà di fase espulsiva dovuta al dolore".

Le sale parto melzesi sono dotate di un carrello ad hoc dedicato alla somministrazione della terapia del dolore, dove c’è tutto il necessario per procedere con l’installazione delle pompe e con la somministrazione del farmaco epidurale alle donne che lo richiedono.

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