Parola al primario

Infezioni respiratorie nei bambini: complicanze e ricorso alla chirurgia pediatrica

Il professor Leva, direttore del Dipartimento Area materno - infantile e della Chirurgia pediatrica del Policlinico di Milano, fa il punto sulla gestione dei casi più gravi all'interno dell'Asst Melegnano Martesana

Infezioni respiratorie nei bambini: complicanze e ricorso alla chirurgia pediatrica
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La scorsa settimana, con il primario della Pediatria di Melzo e Cernusco, il dottor Giovanni Traina, abbiamo affrontato il tema della bronchiolite nei bambini. Proseguiamo l’argomento facendo un passo ulteriore, ossia quando queste infezioni diventano gravi a tal punto da richiedere un intervento chirurgico e il ricovero in Terapia intensiva pediatrica. Per questo tema abbiamo chiesto la collaborazione del professor Ernesto Leva, direttore del Dipartimento Area materno - infantile e della Chirurgia pediatrica del Policlinico di Milano. Un’eccellenza nel campo della cura dei più piccoli che collabora con gli ospedali della Martesana in virtù di una convenzione sottoscritta tra le due Asst.

Il professore Ernesto Leva, direttore del Dipartimento Area materno - infantile e della Chirurgia pediatrica del Policlinico di Milano
Il professor Ernesto Leva

Malattie respiratorie e complicanze

Nel periodo autunno-inverno aumentano i casi di infezione delle vie respiratorie. Spesso guariscono con semplici terapie antibiotiche, a volte si complicano fino a portare i bambini in Terapia intensiva pediatrica. Perché da una polmonite, per esempio, può derivare un’insufficienza respiratoria acuta. In queste condizioni, a volte, i chirurghi devono intervenire per posizionare dei drenaggi toracici. Un gesto che, in un paziente molto piccolo, può diventare estremamente complesso.

Così l’esperienza maturata da professionisti che si muovono nel campo della Chirurgia pediatrica diventa fondamentale. Oltre al drenaggio, si possono presentare situazioni in cui è necessario effettuare procedure di toracoscopia per liberare i polmoni dal pus e dar loro modo di espandersi nuovamente. Da questo punto di vista i pazienti della Martesana possono contare sulla convenzione che lega il Policlinico di Milano con la Pediatria di Cernusco, in particolare. Una convenzione che permette di avere un percorso chiaro e diretto di fronte a bambini con complicanze e un supporto immediato di una struttura preposta, con una Terapia intensiva pediatrica di primo livello e medici di grande competenza.

Inoltre la collaborazione promossa in questo anno e mezzo ci ha permesso di lavorare con un’équipe di anestesisti e di infermieri, diretti dal dottor Massimo Zambon, che ci permette di espletare alcune procedure direttamente in Martesana. Nelle situazioni più critiche, magari in contesti dove le condizioni del paziente peggiorano in poco tempo, è necessario spostarsi in strutture adeguate senza perdere tempo. E quindi torna l’importanza di questa convenzione sottoscritta tra le due realtà ospedaliere.

I casi critici di infezioni respiratorie

Stiamo parlando di una percentuale che non supera il 5%, che in termini assoluti può sembrare bassa, ma è rappresentativa di una patologia molto impegnativa e che, se non viene trattata in maniera adeguata, può portare a necrosi polmonare o alla formazione di ascessi all’interno dei polmoni. L’efficacia nel trattamento dei casi critici di infezioni respiratorie passa in primo luogo dalla pronta diagnosi da parte del pediatra curante: il riconoscimento immediato dell’emergenza permette di accelerare il percorso di cura.

Quando le infezioni virano in situazioni complesse non c’è tempo da perdere. E se il pediatra e il chirurgo pediatrico condividono conoscenze, informazioni e trattamenti, possono offrire al paziente un livello di cure sicuramente migliore. Da questo punto di vista, per esempio, la convenzione tra Asst Martesana e Policlinico consente anche la condivisioni delle immagini (tac, lastre, ecografie) e, con i sistemi informatici di oggi, questo permette di visionare e condividere informazioni in tempo reale tra professionisti, accelerando i tempo per offrire cure migliori ai bambini.

L'accompagnamento ai genitori

In tutti gli ospedali italiani il bambino ha la possibilità di essere ricoverato con un genitore e questo è fondamentale per noi. Quando il piccolo arriva in Terapia intensiva pediatrica, invece, poiché si tratta di un luogo dove sono ricoverati i bambini più fragili, il genitore non viene ricoverato, ma può stare molte ore al giorno e la presenza è sempre garantita. Ci sono poi delle agevolazioni anche in fase post acuta.

Dopo le dimissioni, infatti, il follow up viene affidato alla struttura di Cernusco dove c’è una Pediatria molto valida che può farsi carico di tutti i controlli e ci relazioni dopo le visite. Uno o due sedute post dimissioni devono essere fatte al Policlinico dove sono presenti strumentazioni necessarie per effettuare alcune verifiche, ma la maggior parte del follow up viene condotta in Martesana.

In questo anno e mezzo di convenzione abbiamo notato una notevole crescita della capacità di lavoro del nucleo infermieristico della Pediatria, perché quelli che erano discorsi non abitudinari, adesso sono maggiormente conosciuti e questo rappresenta per noi medici un valore aggiunto nell’affidare i pazienti per il follow up. Inoltre, stiamo lavorando a un’estensione della convenzione che permetterà, in futuro, agli infermieri di Cernusco di venire a effettuare sedute operatorie direttamente al Policlinico.

Ringraziamo il professor Ernesto Leva, direttore del Dipartimento Area materno - infantile e della Chirurgia pediatrica del Policlinico di Milano, per il contributo fornito alla nostra rubrica dedicata alla salute. 

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