Parola al primario

Farsi operare da svegli: ecco i vantaggi

Il direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione di Cernusco Massimo Zambon affronta il tema della sedazione

Farsi operare da svegli: ecco i vantaggi
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Per la rubrica Gazzetta in salute abbiamo concluso il 2023 in bellezza con il contributo del direttore dell’Unità operativa complessa Anestesia e Rianimazione di Cernusco sul Naviglio, il dottor Massimo Zambon.

Anestesia locale

Vediamo brevemente come funziona l’anestesia cosiddetta "loco-regionale".
La nostra sensibilità al dolore, al tatto, al caldo e al freddo è veicolata da nervi che originano dalla periferia e portano impulsi al cervello. Di conseguenza per non sentire gli stimoli, potenzialmente molto dolorosi legati all’azione del chirurgo durante un’operazione, ho due possibilità: addormentare la parte "ricevente" cioè il cervello e il sistema nervoso centrale tramite un’anestesia generale, o addormentare solo il "trasmettitore" dell’impulso, cioè il nervo interessato, tramite l’anestesia locale (per interventi molto piccoli) o loco-regionale.

Le moderne tecniche di anestesia consentono, per alcuni interventi, di addormentare solamente la parte interessata dall’intervento. Sono molto utilizzate ad esempio per interventi di ortopedia dove posso scegliere di "addormentare" solamente una gamba, un piede o un braccio, ma anche per alcuni tipi di chirurgia addominale bassa (esempio ernie inguinali). Attraverso aghi sottilissimi si somministra l’anestetico direttamente intorno al nervo o ai nervi interessati, se voglio addormentare un arto o una zona molto selezionata del corpo, oppure a livello dell’emergenza dei nervi spinali, nel canale vertebrale, se voglio allargare l’anestesia ad entrambi gli arti e la zona inferiore dell’addome.

Per identificare al meglio le strutture anatomiche e iniettare l’anestetico laddove sarà più efficace, si utilizza in genere la guida con ecografia. In alternativa si può combinare l’ecografia con l’elettrostimolazione utilizzando degli aghi appositi che aiutano ad identificare il nervo da addormentare, per un’ulteriore sicurezza. La scelta del volume, della concentrazione e del tipo di anestetico ci consentirà di adattare la durata dell’anestesia alla durata dell’intervento. In caso di interventi molto lunghi è inoltre possibile avvalersi di piccoli cateteri per infusione continua dell’anestetico.

I vantaggi

I vantaggi di questa tecnica sono molteplici: il più ovvio è quello di evitare i principali fastidi dell’anestesia generale, che può in alcuni soggetti dare nausea, fastidio alla gola per via del tubo endotracheale, e soprattutto nell’anziano può peggiorare stati di disorientamento e confusione mentale. Inoltre, proprio per l’effetto locale sui nervi anestetizzati, l’anestesia loco-regionale ha in genere un miglior controllo del dolore della zona operata nelle ore o giorni dopo l’intervento, riducendo il consumo e gli effetti collaterali di farmaci analgesici come i Fans e gli oppioidi. In questo modo è anche più probabile riuscire ad accorciare il ricovero per l’intervento a una singola giornata (day-hospital).

Se però il fatto di restare svegli durante l’intervento può causare disagio o ansia in alcune persone, si può associare all’anestesia loco-regionale una leggera sedazione, che permette così di dormire e non sentire fastidiosi rumori legati all’intervento o le chiacchiere del chirurgo o dell’anestesista. Il sonno in questo caso sarà più leggero e più "fisiologico" rispetto a quello indotto da un’anestesia generale.

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