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Va deserta la gara per l'affidamento del Parco del Pignone a Cassano d'Adda

Nessuno si è presentato. Critiche dalla minoranza del Partito democratico

Va deserta la gara per l'affidamento del Parco del Pignone a Cassano d'Adda
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Gara deserta. L'area del Pignone a Cassano d'Adda resta senza un gestore. Nessuno infatti si è presentato alla gara indetta dal Comune e ora si accendono le polemiche.

Area verde in sub concessione

Ad aprile al Giunta aveva approvato alcune modifiche per permettere all’area del Pignone di tornare a ospitare iniziative, grazie a una gestione esterna.

Nell'occasione erano state deliberate le modifiche alla concessione firmata da Comune e Italcementi, proprietaria del terreno al momento della stipula dell’accordo nel 1995 (passata in seguito alla Italgen Spa).

In questo modo sarebbe stato possibile affidare in sub-concessione l’area a uno o più soggetti. Le finalità sono ludico-ricreative e sportive per lo svolgimento, anche in via continuativa, di eventi e momenti di aggregazione.

Era stato ipotizzato un presidio fisso, per garantire anche una maggior cura e pulizia.

Gara deserta

Ma nessuno si è fatto avanti. E dalla minoranza del Partito democratico si accendono le polemiche. Così la consigliera Arianna Moreschi:

Non poteva che finire così. O avevano un asso nella manica che tenevano nascosto, oppure era ben difficile trovare qualcuno che accettasse un simile incarico. L'avviso è stato pubblicato il 23 maggio e scadeva il 17 giugno.

Anche nel caso avessero trovato qualcuno la stagione attuale era già ampiamente compromessa, anche perché se si vuole organizzare un punto ristoro occorre tenere presente che non ci sono allacci per acqua, luce e servizi.

La concessione sarebbe stata poi di due anni. Dispiace perché è un'area molto frequentata, che necessiterebbe di una tutela adeguata.

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