Unione, le opposizioni non ci stanno. Melias: "Accuse infondate ci difenderemo nelle sedi opportune; Zacchi: "Nessuna forzatura calata dall'alto"
Alcune frasi della neo eletta presidente dell'Unione hanno suscitato la reazione delle opposizioni

Le dichiarazioni rilasciate dopo la sua nomina a presidente dell'Unione dal sindaco Stefania Solcia, hanno suscitato le forti reazioni dei due gruppi di minoranza di Basiano e Masate che hanno votato contro. E la compagine di Centrodestra per Basiano si è già rivolta a un legale.
Le minoranze non ci stanno
Le parole del sindaco di Basiano e neo presidente dell'Unione Stefania Solcia hanno suscitato le vibranti reazione dei due gruppi di minoranza Centrodestra per Basiano e Progetto Comune di Masate che lunedì, nel corso dell'Assemblea dell'Unione si sono espressi contro la nomina del primo cittadino basianese al vertice dell'ente.
Centrodestra per Basiano
Il gruppo di minoranza di Basiano ritiene doveroso esprimere profonda sorpresa e sconcerto per il contenuto delle affermazioni rivolte alla nostra compagine
hanno scritto in una nota gli esponenti di Centrodestra per Basiano
Le accuse di “velate minacce” che sarebbero state subite dalla predetta da parte della minoranza rappresentano, non solo, un attacco gratuito e ingiustificato, un tentativo inaccettabile di delegittimare l’azione di chi, da sempre, esercita il proprio ruolo con serietà e nel pieno rispetto delle istituzioni; ma addirittura l’indebita ascrizione di condotte configurabili come fatti di reato.
“Lo scontro politico, anche acceso, fa parte del confronto democratico – ha dichiarato Riccardo Melias, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Basiano –. Ma mai, e sottolineo mai, le critiche mosse al presidente Solcia o ad altri amministratori hanno travalicato il piano politico per sconfinare sul piano personale. Accuse gravi e indimostrate, come quelle pronunciate pubblicamente dal neo presidente, offendono la nostra onorabilità e ledono il corretto esercizio della nostra funzione di controllo e di proposta”.
ha osservato il leader del gruppo
Se questo è il clima che la nuova presidente intende instaurare nell’Unione, allora siamo davvero lontani da quella stagione di collaborazione istituzionale che pure tutti auspichiamo, pur nelle differenze e appartenenze politiche di ognuno di noi.
Di fronte a simili dichiarazioni non possiamo che rispondere nelle sedi più opportune: abbiamo dato mandato al nostro legale per tutelare il gruppo che rappresento rispetto a quanto riteniamo un caso di diffamazione. Confidiamo che la responsabilità che deriva da un incarico pubblico induca ogni amministratore, anche il più recente, a rendere conto delle proprie parole e a riconoscere che l’avversario politico non è un nemico da delegittimare, ma un interlocutore da rispettare.
ha concluso la nota.
Progetto Comune Masate
A non gradire le parole di Solcia è stato anche gli esponenti del gruppo di Progetto Comune che, nel Consiglio di Masate e nell'Assemblea dell'Unione, occupano i banchi dell'opposizione.
In riferimento alle parole espresse dalla sindaca di Basiano, Stefania Solcia, a seguito della sua nomina a Presidente dell’Unione, riteniamo doveroso, per correttezza verso i cittadini, chiarire pubblicamente la nostra posizione.
hanno scritto in una nota
Il voto contrario espresso dal gruppo di minoranza di Masate è stato frutto di una scelta libera, autonoma e trasparente. Non c’è stata alcuna forzatura “calata dall’alto”, come lasciato intendere: siamo una lista civica e agiamo esclusivamente nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori. Abbiamo già espresso pubblicamente la nostra stima personale nei confronti della sindaca Solcia. La nostra decisione non ha nulla a che vedere con la sua persona, bensì con una valutazione più ampia legata alla fase politico-amministrativa in corso e alla necessità, secondo noi, di garantire un equilibrio più chiaro e sereno tra i Comuni dell’Unione. Proprio in nome del rispetto delle istituzioni, crediamo che sia legittimo, e a volte doveroso, esprimere un dissenso costruttivo, quando questo rispecchia un principio di responsabilità e di trasparenza nei confronti della cittadinanza. Dispiace che tale posizione sia stata letta come incoerente o frutto di imposizioni esterne: non lo è. È stata invece un’azione consapevole, espressa nel rispetto della democrazia e del ruolo istituzionale che ci è stato affidato.